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Patto di stabilità, accordo raggiunto. Meloni: «È migliorativo per l’Italia rispetto al passato»

La premier: «Regole meno rigide e più realistiche»

Patto di stabilità, accordo raggiunto. Meloni: «È migliorativo per l’Italia rispetto al passato».

I principi base del nuovo Patto di Stabilità, frutto di un compromesso raggiunto dai Paesi membri in un inusuale Ecofin straordinario convocato in videocall dalla presidenza spagnola, restano quelli fissati nel Trattato di Maastricht: mantenere il deficit al di sotto del 3% del Pil e il debito al di sotto del 60%.

Ma nelle nuove regole sono stati introdotti margini di flessibilità per evitare che il risanamento dei conti si trasformi in misure di austerità, blocco degli investimenti e rallentamento della crescita.

Ecco i punti principali del nuovo Patto:

Riduzione deficit

Quando il deficit eccessivo supera il tetto del 3%, l’aggiustamento annuo richiesto è dello 0,5% del Pil in termini strutturali. L’accordo prevede però che il ritmo della correzione tenga conto dell’aumento della spesa per interessi per non bloccare gli investimenti più urgenti

Braccio preventivo

I Paesi con un rapporto debito-Pil superiore al 90% dovranno far scendere il livello del disavanzo all’1,5%. Per farlo servirà un aggiustamento strutturale annuo dello 0,4% per quattro anni o dello 0,25% in sette anni, calcolato al netto degli interessi sul debito con l’impegno del Paese a fare investimenti e riforme

Riduzione debito

Dovrà essere dell’1% annuo per i Paesi che superano la soglia di un rapporto debito-Pil del 90% e dello 0,5% annuo per chi lo ha tra il 60 e il 90% del Pil

Periodo transitorio
Tra il 2025 e il 2027 la Commissione europea, nello stabilire il percorso di risanamento dei conti, terrà conto degli oneri degli interessi sul debito sempre con l’obiettivo di lasciare ai Paesi spazio per gli investimenti

Piani di spesa

I Paesi sotto procedura dovranno concordare l’uso dei fondi pubblici con la Commissione europea nel rispetto delle traiettorie di aggiustamento del debito. I piani ad hoc sono quadriennali e all’insegna della flessibilità potranno essere estesi a sette anni tenendo conto degli sforzi di investimento e riforma compiuti dai governi per attuare i Pnrr

Scostamento dai piani di spesa
Sempre all’insegna della flessibilità è prevista la possibilità di uno sforamento dello 0,3% rispetto al piano concordato

Tempi di approvazione
L’intesa politica tra i ministri apre la strada ai negoziati con l’Eurocamera per arrivare all’accordo finale e al varo delle nuove regole entro aprile 2024

“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, considera importante che sia stato trovato tra i 27 Stati membri della Ue un compromesso di buonsenso per un accordo politico sul nuovo Patto di stabilità e crescita. Nonostante posizioni di partenza ed esigenze molto distanti tra gli Stati, il nuovo Patto risulta per l’Italia migliorativo rispetto alle condizioni del passato”, ha scritto la premier in una nota di Palazzo Chigi.

“Le regole sono meno rigide e più realistiche di quelle attualmente in vigore, e scongiurano il rischio del ritorno automatico ai precedenti parametri, che sarebbero stati insostenibili per molti Stati membri”, ha aggiunto.

L’intesa raggiunta all’unanimità dall’Ecofin conclude il lunghissimo negoziato tra i 27 sul Patto di stabilità ma dà il via ad una nuova fase non meno complessa. Il prossimo anno, già il prossimo gennaio, si attende che l’Eurocamera dia il via libera alla sua posizione negoziale sulle nuove regole fiscali. Da lì in poi inizieranno le trattative tra Consiglio Ue e Parlamento europeo, con la mediazione della Commissione, per la definizione di un testo finale. A quel punto si passerà nuovamente per il vaglio formale delle due istituzioni.

«Sarà l’Italia a stabilire il suo percorso strutturale di bilancio, la Commissione fornirà una traiettoria tecnica», ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis.

Secondo il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, «l’Italia ha contribuito in modo rilevante, direi decisivo, soprattutto nell’ultimissima fase, insieme alla Francia e alla Germania, a raggiungere questa intesa» sul Patto di stabilità.

meloni

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