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Orban a Palazzo Chigi: “Restando forti insieme, difenderemo le nostre nazioni”

Tra Vaticano e Palazzo Chigi, il premier ungherese in visita ufficiale a Roma. Con Meloni confronto su guerra, economia e migrazione. Tensioni con Bruxelles e proteste di +Europa davanti alla sede del governo.

Orban a Palazzo Chigi: “Restando forti insieme, difenderemo le nostre nazioni”

Il premier ungherese Viktor Orban è arrivato lunedì 27 ottobre a Roma per una giornata di incontri istituzionali segnata da dichiarazioni che hanno riacceso il dibattito sui rapporti tra Budapest e Bruxelles.

Dopo il picchetto d’onore e l’esecuzione degli inni nazionali, Meloni e Orban si sono riuniti per discutere di Ucraina, Medio Oriente, migrazione e cooperazione industriale. “Ottimo incontro a Roma con la premier Giorgia Meloni – ha scritto il primo ministro ungherese su X – abbiamo parlato di guerra, dell’economia europea in difficoltà e migrazione. Restando forti insieme, difenderemo le nostre nazioni.”

Secondo la nota diffusa da Palazzo Chigi, i due leader hanno discusso delle opportunità offerte dallo strumento europeo Safe e hanno valutato possibili sinergie tra Italia e Ungheria a sostegno delle rispettive capacità industriali e tecnologiche.

Orban: “L’Ue non conta nulla. Trump sbaglia su Putin”

Orban ha rilasciato un’intervista a la Repubblica: “L’Unione europea non conta nulla. Donald Trump sbaglia su Putin, andrò da lui per fargli togliere le sanzioni alla Russia.”
Secondo il premier, “l’Europa è totalmente fuori dai giochi. Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere la guerra. Presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio.”
Sui social, Orban ha ribadito la sua linea pacifista: “Il mondo si sta lentamente abituando alle guerre… Se vogliamo preservare la pace in Ungheria, non possiamo nuotare con la corrente mainstream di Bruxelles.”

In mattinata, l’udienza in Vaticano

Prima dell’incontro con Meloni, il premier ungherese è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. “Ho chiesto a Sua Santità di sostenere gli sforzi pacifisti dell’Ungheria”, ha scritto Orban su X.
Il Vaticano, in una nota ufficiale, ha parlato di un “cordiale colloquio” in cui sono stati trattati i temi europei, la guerra in Ucraina e la situazione in Medio Oriente, oltre al ruolo della Chiesa cattolica nello sviluppo sociale del Paese.

Tajani: “Ungheria paese amico, nessuno scandalo”

Intervenendo a margine di un convegno sulla pace, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha difeso la scelta del governo di ricevere Orban:L’Ungheria è un Paese amico, non c’è nulla di male. Essere europeista non significa cancellare le identità nazionali. A volte le criminalizzazioni sono strumentali.”

Flash mob di +Europa: “Mettiamo il veto a Orban”

Durante il vertice a Palazzo Chigi, davanti alla sede del governo si è tenuto un flash mob organizzato da +Europa. “L’Europa rappresentata oggi a Palazzo Chigi non è la nostra Europa, quella della democrazia e dello stato di diritto”, ha detto Riccardo Magi. “Orban ha ricevuto miliardi di contributi europei per minare la democrazia nel suo Paese”, ha continuato.
Cartelli e slogan denunciavano la presenza del premier ungherese: “Orban you are not welcome”, “Dittatori con i nostri soldi”, “Mettiamo il veto a Orban.”

Budapest contro Report: “Gravi pregiudizi”

In serata, Balazs Orban, consigliere politico del premier, ha criticato su X un servizio di Report dedicato ai network sovranisti europei, definendolo “un grave errore pieno di pregiudizi”. Il programma aveva analizzato i legami tra i think tank conservatori ungheresi e polacchi e la strategia politica che punta a ridisegnare gli equilibri istituzionali dell’Ue in chiave sovranista.

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