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Open Arms: assolto Matteo Salvini, “Il fatto non sussiste”

La sentenza chiude il caso sulla gestione migratoria del 2019, accendendo il dibattito politico e giuridico in Italia.

Open Arms: assolto Matteo Salvini, “Il fatto non sussiste”.

Il tribunale di Palermo ha assolto il leader della Lega, Matteo Salvini, dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio legate alla vicenda della nave della ONG spagnola Open Arms. La sentenza ha stabilito che “il fatto non sussiste“, mettendo fine a un processo iniziato nel 2021 e che aveva attirato grande attenzione mediatica e politica.

La vicenda giudiziaria

I fatti risalgono all’agosto del 2019, quando Salvini, allora ministro dell’Interno, aveva impedito lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi dalla nave della ONG catalana Open Arms. L’accusa sosteneva che l’azione fosse illegittima e configurasse un reato di sequestro di persona, sottolineando il diritto dei migranti di essere accolti come previsto dalle normative internazionali.

La Procura di Palermo, rappresentata dalla procuratrice aggiunta Marzia Sabella e dai PM Gery Ferrara e Giorgia Righi, aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione. Parte civile nel processo si erano costituite diverse associazioni e personalità, tra cui Legambiente, Arci, Mediterranea Saving Humans e il comandante della nave Open Arms, Marc Reig Creus. Le richieste includevano anche un risarcimento complessivo di un milione di euro.

La difesa e la sentenza

L’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno, ha impostato la difesa sottolineando come le azioni dell’ex ministro fossero giustificate dal ruolo istituzionale e dalla necessità di contrastare l’immigrazione illegale. “Il fatto non sussiste” è stata la formula con cui il tribunale ha respinto le accuse, accogliendo integralmente la linea difensiva.

“Sono orgoglioso di quello che ho fatto. Ho difeso il mio Paese e rifarei tutto,” ha dichiarato Salvini subito dopo la sentenza, accolto da applausi e manifestazioni di sostegno. Francesca Verdini, compagna del leader leghista, era presente in aula e non ha nascosto l’emozione.

Matteo Salvini su X
Matteo Salvini su X

Le reazioni politiche

La notizia dell’assoluzione ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico.

Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha twittato: “C’è un giudice a Palermo! Un abbraccio a Matteo Salvini.” Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, ha definito la giornata “un grande giorno per l’Italia”.

Applausi e cori “Matteo, Matteo” sono risuonati tra i banchi del centrodestra nell’Aula della Camera, interrompendo momentaneamente i lavori parlamentari. Tuttavia, dall’opposizione si sono levate critiche, sottolineando il mancato rispetto dei diritti umani durante la gestione dei migranti.

Il Dichiarazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Grande soddisfazione per l’assoluzione del vice Presidente e ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. Un giudizio che dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli”.

Cecchetti (Lega): “Assoluzione Salvini, un giorno di festa per lui e per il Paese”. “Oggi è un giorno di grande festa, prima di tutto per Matteo Salvini, un uomo che ha sempre agito con impegno e dedizione nel suo ruolo. La sua assoluzione è una vittoria personale e una notizia positiva per il Paese intero. Dopo anni di attacchi e accuse infondate, finalmente viene riconosciuto il valore delle sue azioni, condotte con coraggio e responsabilità. Da oggi in avanti, sia chiaro che chi entra in maniera clandestina e non rispetta i nostri confini deve essere allontanato”. Grazie, Matteo, per il tuo esempio e per il tuo impegno al servizio del Paese!” dichiara l’on. Fabrizio Cecchetti, Deputato Lega – Segretario d’Aula dell’Ufficio di Presidenza della Camera.

Zaia: “Salvini assolto, giustizia è fatta”. “Giustizia è fatta. Ho sempre creduto nelle buone ragioni che hanno guidato l’allora Ministro dell’Interno Salvini nelle sue decisioni. Accolgo con soddisfazione questa sentenza”, afferma il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

“Salvini – prosegue Zaia – ha agito nel legittimo interesse del nostro Paese e nel pieno rispetto delle sue responsabilità istituzionali. Va ricordato che, nel caso Open Arms, tutti i migranti con condizioni fisiche precarie furono sbarcati tempestivamente, mentre agli altri fu offerta la possibilità di lasciare la nave firmando un modulo che, tuttavia, non venne mai fatto sottoscrivere dalla Ong. Inoltre, la competenza per la designazione del Place of Safety (Pos) spettava alla Spagna o a Malta, non all’Italia, come chiarito dalla difesa. Nonostante ciò, la Open Arms ignorò le indicazioni ricevute da questi Stati, scegliendo deliberatamente di dirigersi verso l’Italia.

Va anche sottolineato – aggiunge Zaia – che in contesti successivi e con i governi che seguirono la vicenda Open Arms, i tempi di attesa per lo sbarco sono addirittura raddoppiati, a dimostrazione di quanto fosse complessa la gestione di queste operazioni”.

“Questa sentenza conferma che il Ministro Salvini agì con rigore e senso di responsabilità in una situazione delicata, evidenziando l’infondatezza delle accuse nei suoi confronti”, conclude il Presidente Zaia.

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli: “Esprimo piena soddisfazione per l’assoluzione del vice Presidente e ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. La soddisfazione di chi vede riconosciute al ministro Salvini, per la seconda volta, l’infondatezza delle accuse mosse”.

Zangrillo ‘accuse rivolte a Salvini infondate, basta processi ispirati dall’ideologia’. “Il fatto non sussiste: l’assoluzione del ministro Matteo Salvini dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli. Basta processi ispirati dall’ideologia! Avanti insieme Matteo!”. Lo scrive sui suoi profili social il ministro per la Pubblica amministrazione, e senatore di Forza Italia, Paolo Zangrillo.

Le dichiarazioni degli attori coinvolti

“I migranti soccorsi dalla Open Arms non avevano diritto di scendere perché malati, ma perché uomini liberi,” ha ribadito durante il processo la procuratrice Marzia Sabella. La difesa, invece, ha accusato la Procura di concentrarsi su dettagli secondari, ignorando il contesto generale e gli accordi internazionali allora in vigore.

Implicazioni future

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha affermato che la sentenza non avrà alcun impatto sull’attuale governo. “Non influirà in alcun modo sulle nostre politiche o sulla stabilità dell’esecutivo,” ha dichiarato.

Questa vicenda rappresenta un momento cruciale nella definizione delle responsabilità politiche e legali nella gestione dei flussi migratori. Se da un lato la sentenza offre un’importante vittoria politica per Salvini, dall’altro riaccende il dibattito sui diritti dei migranti e sulle politiche migratorie italiane.

La vicenda Open Arms ha evidenziato la complessità del tema migratorio e il delicato equilibrio tra legalità, politica e umanità. Con l’assoluzione di Salvini, si chiude un capitolo giudiziario che ha diviso l’opinione pubblica e acceso il dibattito politico.

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