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Oggi la Commissione presenterà gli orientamenti sulle politiche di bilancio per il 2024, con le indicazioni per i Governi per definire i programmi di stabilità: la Riforma del Patto di Stabilità si può fare

Paolo Gentiloni: «Sono fiducioso»

Oggi la Commissione presenterà gli orientamenti sulle politiche di bilancio per il 2024, con le indicazioni per i Governi per definire i programmi di stabilità: la Riforma del Patto di Stabilità si può fare.

Dopo settimane di messaggi trasversali, una contrapposizione su gran parte delle trattative preliminari, i 27 Stati dell’Ue hanno un’intesa su come far avanzare i lavori per rivedere la governance economica nell’Unione.
Hanno concordato di procedere a chiedere una proposta legislativa alla Commissione, dopo la comunicazione di novembre.
La settimana scorsa, l’organismo preparatorio -il Comitato Economico e Finanziario- ha approvato le conclusioni dell’Ecofin “Resta diplomaticamente vago sui punti ancora controversi”, spiega una fonte europea. “E’ un’intesa sulle linee generali”, afferma un’altra fonte.
La proposta dovrebbe arrivare in aprile per aver tempo di approvare la riforma per fine anno.
A livello dei 27 Stati membri si “concorda” -quindi- che serviranno “ulteriori chiarimenti e discussioni” su una serie di punti quali la definizione della traiettoria di bilancio della Commissione, dei requisiti per gli Stati membri ritenuti a basso debito, della definizione dell’aggregato di spesa, dei principi per un’estensione del percorso di bilancio, del ruolo delle raccomandazioni specifiche per paese e dell’applicazione dei piani nazionali e degli incentivi per le riforme e gli investimenti.

Comunque, i segnali che la riforma del Patto di Stabilità e Crescita Europeo si può fare, ci sono.
Al prossimo consiglio Ecofin di Bruxelles in calendario il 14 marzo è attesa dunque una dichiarazione di “convergenza” per grandi linee sulla riforma, che sorvolando sui punti controversi, consentirà di chiedere alla Commissione di proseguire il lavoro per formulare una proposta legislativa in aprile.
«Sono fiducioso», ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando di «auspicio fondato».
Il nuovo Patto così potrà vedere la luce entro fine anno, quando scadrà la clausola di salvaguardia che ha sospeso le regole economiche all’inizio della pandemia.
Già oggi, intanto, la Commissione presenterà gli orientamenti sulle politiche di bilancio per il 2024, con le indicazioni per i Governi per definire i programmi di stabilità.
Con la svolta sulla riforma del Patto si va avanti dunque sulle nuove regole che consentiranno aggiustamenti di bilancio più graduali, tenendo in considerazione le singole posizioni nazionali di partenza, con piani individuali a “medio termine”, all’insegna di una nuova “titolarità” dei Governi sui conti pubblici.
L’intesa è sulla necessità di aver nuove regole e di ridurre in maniera sostenibile e credibile i debiti più alti.
Comunque, i tetti da non sfondare del 3% del rapporto deficit/Pil e del 60% del debito sul Pil rimangono; ma i vari aggiustamenti concordati dovranno indicare percorsi prestabiliti e concordati con la Commissione per la spesa primaria netta.

commissione europea

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