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Nulla di fatto nel meeting tra Kuleba e Lavrov, la trattative continueranno in Bielorussia

Kuleba: "Lavrov non era autorizzato a firmare un accordo"

L‘atteso incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia si è concluso con un nulla di fatto. Secondo The Kyiv Independent, Kuleba avrebbe fatto sapere che il suo corrispettivo russo non aveva l’autorità di impegnarsi a nome del suo governo. Avere il potere di firma è una condizione molto importante per questo tipo di trattative e, se i delegati di una delle due parti non sono autorizzati a siglare un accordo, è molto difficile fare sì che questi meeting siano davvero proficui.

Kuleba ha detto di avere “scopi umanitari, di voler concludere l’incontro con la decisione di allestire con un corridoio umanitario da e per Mariupol”. La città in questione solo ieri aveva subito pesanti bombardamenti, tra cui quello rivolto ad un ospedale pediatrico e che ha provocato tre morti.

In giornata, Lavrov, tramite una nota dell’agenzia di stampa russa TASS, ha detto che “non c’era intenzione di decidere un cessate il fuoco”, perché non era in Turchia per sostituire i tavoli di trattativa organizzati in Bielorussia. Tuttavia non ha escluso un futuro incontro tra i presidenti Putin e Zelensky.
Sempre il ministro degli Esteri russo ha rassicurato l’Occidente, dicendo che la Russia “non ha intenzione di attaccare altri stati”, aggiungendo anche che, a suo dire, la Russia “non ha attaccato nemmeno l’Ucraina”.

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