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Napoli, ultimati i lavori di restauro della chiesa di San Pietro Martire

 La chiesa è di proprietà del FEC – Fondo Edifici Culto del Ministero dell’Interno, ed è affidata in gestione alla Comunità di Sant’Egidio

Napoli, il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris con il Vice Sindaco Carmine Piscopo ha presenziato stamani al sopralluogo per il  completamento dei  lavori di restauro della chiesa di San Pietro Martire in piazzetta Ruggero Borghi, eseguiti nell’ambito del Grande Progetto Centro storico di Napoli – valorizzazione sito UNESCO.

Erano presenti il Prefetto di Napoli Marco Valentini, il Soprintendente Luigi La Rocca, per la Regione Campania l’assessore Bruno Discepolo e  Marco Rossi della comunità di Sant’Egidio.

 La chiesa è di proprietà del FEC – Fondo Edifici Culto del Ministero dell’Interno, ed è affidata in gestione alla Comunità di Sant’Egidio per attività di accoglienza ed integrazione sociale e per attività espositive.

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Il progetto di valorizzazione, riqualificazione e adeguamento funzionale della chiesa, per un importo di circa 2milioni di €, ha riguardato diverse parti del complesso monumentale. Ecco gli interventi eseguiti:

  • Riqualificazione di alcuni locali di pertinenza della chiesa;
  • restauro delle preziose opere d’arte presenti nella chiesa. Tra cui: tavole, tele, marmi e manufatti in legno (coro, confessionali, leggio);
  • restauro della facciata esterna, nonché il restauro e il consolidamento del portale marmoreo;
  • restauro dell’orditura secondaria della copertura, e delle capriate esistenti con risistemazione degli appoggi sulle murature perimetrali e posa in opera di manto di tegole;
  • consolidamento del campanile.

All’interno della chiesa (navata e cappelle) si è effettuato un recupero della tinteggiatura originaria, con rifacimenti localizzati di intonaco e nei locali della sagrestia e del “conventino” posti alle spalle della navata. Si sono inoltre demolite alcune superfetazioni, riconfigurando le originarie aperture, tra cui una singolare finestra trilobata.

Per l’area della cripta sottostante la navata, una volta accertato che l’acqua ivi presente è di sorgente, si è ritenuto opportuno conservare le condizioni esistenti, non alterando il regime idrostatico consolidato, oltre ad assicurare la ventilazione forzata dell’ambiente ipogeo per ridurre l’umidità presente. Hanno completato l’intervento le opere impiantistiche (impianti idrico, elettrico, di videosorveglianza e allarme).

“Possiamo restituire alla collettività – dichiara il Vicesindaco Carmine Piscopo –  una chiesa trecentesca situata, tra l’altro, in un punto strategico della città, vicino all’università. Il grande progetto Centro Storico di Napoli segna un ulteriore passo avanti, è un ulteriore restauro completato e riguarda non solo la restituzione della navata e delle cappelle, ma anche il conventino, il campanile e la facciata esterna già terminata un anno fa. Un complesso lavoro di messa in sicurezza oltre che di restauro e di valorizzazione”.

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