Morto Giorgio Armani, lutto cittadino a Milano: il cordoglio del mondo politico, culturale e della moda.
Dai messaggi istituzionali del Presidente Sergio Mattarella e della Premier Giorgia Meloni al cordoglio di attori, stilisti e top model: le reazioni in Italia e nel mondo per la scomparsa di Giorgio Armani, icona del Made in Italy a livello internazionale.
Morto Giorgio Armani, lutto cittadino a Milano: il cordoglio del mondo politico, culturale e della moda.
Milano, 4 settembre 2025 – L’Italia e il mondo piangono Giorgio Armani, il maestro dello stile scomparso a 91 anni. La notizia della sua morte, annunciata dal gruppo Armani, ha immediatamente suscitato un’ondata di cordoglio da parte delle istituzioni, della politica, della cultura e del mondo della moda. Milano, città simbolo del suo legame più profondo, ha proclamato per lunedì – giorno dei funerali, che si svolgeranno in forma privata – il lutto cittadino.
Le istituzioni italiane
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, in una nota del Quirinale ha espresso il proprio dolore:
«Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, maestro dello stile e della moda e simbolo del genio italiano nel mondo. Personalità schiva e riservata, dalla costante infaticabile creatività, nei lunghi anni della sua carriera ha ridefinito, a livello internazionale, i canoni dell’eleganza e del lusso. La sua sofisticata semplicità, la sua cura per la qualità e l’attenzione ai dettagli, hanno ispirato e influenzato generazioni di stilisti».
Ignazio La Russa, Presidente del Senato, ha ricordato Armani con queste parole:
«Re della moda, alfiere, ambasciatore del Made in Italy nel mondo: con la scomparsa di Giorgio Armani, l’Italia perde un protagonista assoluto che in tanti ci hanno invidiato. La sua creatività e la sua visione hanno trasformato l’eleganza in un linguaggio universale, riconosciuto e ammirato ovunque. Alla sua famiglia e all’azienda esprimo, a nome mio personale e del Senato della Repubblica, la più sentita vicinanza e riconoscenza per l’importante eredità che lascia a tutti noi».
Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, ha dichiarato:
«Il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani. Oggi il nostro Paese perde un’icona della moda, un imprenditore e uno stilista geniale che ha portato il Made in Italy nel mondo. Mi stringo, in questo momento di dolore, ai suoi cari e a tutta la squadra che lo ha accompagnato nella sua brillante carriera».
Le reazioni del Governo e della politica
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, ha scritto sui social:
«Ci lascia a 91 anni Giorgio Armani. Con la sua eleganza, sobrietà e creatività ha saputo dare lustro alla moda italiana e ispirare il mondo intero. Un’icona, un lavoratore instancabile, un simbolo dell’Italia migliore. Grazie di tutto».
Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, ha affermato:
«È venuto a mancare Giorgio Armani, talento senza tempo e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Un visionario della moda, un interprete raffinato dell’eleganza e della bellezza del nostro Paese. La sua rappresenta una straordinaria storia di successo. Ci stringiamo oggi alla sua famiglia, grati per lo straordinario stile che ha donato all’Italia e al mondo».
Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha ricordato Armani così:
«Ci lascia un genio assoluto, un’eccellenza italiana riconosciuta e ammirata in tutto il mondo, un maestro insuperabile di stile e creatività: la sua eredità continuerà a splendere nella storia e nel futuro del Made in Italy. Una preghiera per Giorgio Armani».
Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione, ha dichiarato:
«Ha trasformato lo stile in leggenda e ha fatto dell’eleganza un linguaggio universale. Oggi l’Italia e il mondo perdono una delle sue più grandi icone: Giorgio Armani, simbolo intramontabile di raffinatezza e genio creativo. Grazie per le emozioni che ci hai regalato e per aver raccontato in tutto il mondo l’arte degli italiani. Buon viaggio, maestro del saper essere e del saper fare. Che il suo esempio continui a ispirare chi crede nella bellezza».
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato:
«Giorgio Armani ha incarnato l’eleganza italiana a livello mondiale. Con uno stile innovativo e distintivo, una creatività raffinata e una visione senza tempo, ha trasformato la moda in un linguaggio universale di qualità, contribuendo a rendere il Made in Italy un simbolo di eccellenza globale».
Alessandro Giuli, Ministro della Cultura, ha ricordato:
«Con Giorgio Armani scompare un protagonista assoluto della cultura italiana, che ha saputo trasformare l’eleganza in un linguaggio universale. Il suo stile sobrio e innovativo ha ridefinito il rapporto tra moda, cinema e società, lasciando un’impronta indelebile nel costume contemporaneo. Non soltanto un maestro della moda, ma un riconosciuto ambasciatore dell’identità italiana nel mondo. Alla sua famiglia e a tutti i collaboratori va il nostro pensiero riconoscente e commosso».
Le istituzioni locali
Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, ha annunciato il lutto cittadino:
«Giorgio Armani è stato e resterà per sempre uno dei massimi rappresentanti della moda italiana e milanese nel mondo. Armani era un uomo pieno di talento e di interessi, capace di portare nelle sue creazioni lo stile sobrio ed elegante della sua personalità, misurato, mai eccessivo. A Milano mancheranno il suo sguardo creativo, la sua partecipazione attiva e il suo sostegno alla vita della nostra città. Lunedì, giorno dei suoi funerali, sarà proclamato il lutto cittadino».
Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato:
«Giorgio Armani continuerà a vivere attraverso le sue creazioni, che hanno definito un modello di eleganza riconosciuto in tutto il mondo. Un genio creativo e un imprenditore internazionale, che ha mantenuto per tutta la vita un legame con la sua terra d’origine, Piacenza, da cui ha mosso i primi passi di un percorso straordinario. Alla famiglia, ai collaboratori e a quanti lo hanno conosciuto e amato va il cordoglio mio personale e quello dell’intera comunità regionale».
Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, ha ricordato Armani con queste parole:
«Con Giorgio Armani scompare un gigante dello stile, un uomo che ha saputo dare forma a un’idea di eleganza diventata linguaggio universale. L’Italia intera lo piange, ma anche il Veneto conserva con lui un legame speciale, fatto di immagini, gesti e attenzioni che resteranno scolpite nella nostra memoria collettiva. Nel 1990, la Mostra del Cinema accolse la prima mondiale di Made in Milan, documentario di Martin Scorsese a lui dedicato. Nel 2023 tornò in Laguna con One Night Only Venezia: una sfilata di Haute Couture all’Arsenale che trasformò una serata in un manifesto di bellezza italiana. In quell’occasione annunciò anche il sostegno alla ricerca scientifica e culturale sulla Laguna e il contributo a Venetian Heritage per la salvaguardia del patrimonio artistico di Ca’ d’Oro. Armani – conclude Zaia – ci lascia lo stile senza tempo che ha cambiato la moda, ma soprattutto l’immagine di un’Italia capace di unire cultura, industria e visione».
Le reazioni della politica
Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, ha affermato:
«Giorgio Armani ha segnato in modo indelebile la storia della moda. Con la sua eleganza ha contribuito a definire l’immagine dell’Italia nel mondo. Stilista rivoluzionario e grande imprenditore che, con le sue creazioni, ha saputo anticipare e interpretare i tempi, non smettendo mai di innovare e diventando una fonte di ispirazione per tutti coloro che si avvicinano al mondo della moda. Condoglianze da parte del Partito Democratico alla famiglia di Giorgio Armani e a chi gli era vicino nel lavoro e nella vita».
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha scritto:
«Giorgio Armani, maestro di eleganza e di sobrietà, ha saputo trasformare la moda in un linguaggio universale di bellezza e modernità. Un simbolo dell’Italia che incanta il mondo, per stile e creatività. Lo ricordo ospite del Presidente Obama alla Cena di Stato alla Casa Bianca come icona globale del Made in Italy e custodisco le sue parole e i suoi consigli. Alla sua famiglia, ai suoi collaboratori, le mie condoglianze».
Carlo Calenda, leader di Azione, ha commentato:
«Scompare un simbolo dell’italianità del mondo. Giorgio Armani ha rappresentato eleganza, sobrietà e visione. Non è stato solo un talento creativo ma un simbolo di cultura e stile. Imprenditore innovativo e caparbio in grado di anticipare i tempi. Il nostro cordoglio va alla sua famiglia, ai suoi collaboratori, ai dipendenti del suo gruppo e a tutti coloro che in lui hanno trovato ispirazione».
Enrico Letta, ex premier ed ex segretario del PD, ha scritto:
«Addio a Giorgio Armani. L’Italia alla grande. Giorno triste».
Cultura, moda e spettacolo
Anna Wintour, direttrice editoriale globale di Vogue, ha ricordato Armani:
«La personalità e la visione di Giorgio Armani avevano una chiarezza tale da far riconoscere immediatamente il suo lavoro, ovunque lo trovassi. Comprendeva il potere, il modo di esprimere sé stessi e l’eleganza meglio di chiunque altro nella moda, e capiva anche le donne: come volevano vestirsi e quale messaggio volevano trasmettere mentre si affermavano negli anni ’70, ’80 e oltre. Per lui la moda non era una cosa sola: era cinema, musica, sport, arte, design e architettura. Ha lasciato il segno ovunque sia andato».
Julia Roberts, attrice, ha scritto:
«Un vero amico. Una leggenda».
Donatella Versace, stilista, ha dichiarato:
«Il mondo ha perso un gigante oggi. Ha fatto la storia e sarà ricordato per sempre».
Santo Versace, imprenditore e fratello di Gianni Versace, ha ricordato Armani:
«Caro Giorgio, la notizia della tua scomparsa mi ha lasciato senza parole. Non molto tempo fa ci siamo riabbracciati e detti il bene che ci volevamo. Quando penso a te non penso alla rivalità che i giornalisti amavano tanto enfatizzare ma al profondo rispetto che ci ha sempre legato e che non è mai venuto meno. La moda perde uno dei suoi pilastri, ma io perdo un pezzo della mia storia».
Russell Crowe, attore, ha raccontato un ricordo personale:
«Nel 1997, al Festival di Cannes, dopo che la mia valigia era andata persa durante il viaggio, il produttore di LA Confidential mi mandò al negozio Armani per comprare un abito per la première. Da lì è iniziata una storia d’amore con gli abiti Armani che continua ancora oggi. Mr Armani».
Cindy Crawford, top model, ha scritto:
«Mi spezza il cuore sapere della scomparsa di una leggenda. Un vero maestro nel suo campo».
John Elkann, presidente di Ferrari e Stellantis, ha dichiarato:
«Giorgio Armani è stato un grande imprenditore, un uomo di cultura sensibile e raffinato, e per me soprattutto un maestro e un amico. Da mezzo secolo le sue creazioni rappresentano l’espressione più alta del gusto italiano, simbolo di eleganza e di bellezza senza tempo. Sono vicino alla sua famiglia e ai suoi cari».
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, ha sottolineato:
«Con Giorgio Armani l’Italia perde un maestro dello stile e un simbolo di eleganza, creatività e imprenditorialità riconosciuto a livello internazionale. Ambasciatore del made in Italy, ha dato al nostro Paese un contributo straordinario in termini di immagine e prestigio, prima ancora che economico e sociale. La sua eredità continuerà a illuminare il nostro Paese».
Marco Accornero, segretario di Unione Artigiani, ha commentato:
«Con Armani perdiamo un gigante della moda e un grande artigiano dell’eleganza. La sua storia dimostra che ogni impresa nasce da mani pazienti, da coraggio e da visione. È un’eredità che tutti noi artigiani sentiamo di dover custodire».
Chiara Ferragni: «Addio re Giorgio», ha scritto l’influencer su Instagram, accompagnando il messaggio con una foto in bianco e nero dello stilista.
Sophia Loren: «Il mondo ha perso un gigante di eleganza, creatività e genialità e io ho perso un fratello. Le lacrime e il dolore non possono rendere giustizia a ciò che la mia famiglia e io, così come tanti in tutto il mondo, proviamo oggi. Solo forse i ricordi condivisi di risate e del tempo trascorso insieme, e quella luce indelebile nei suoi occhi, potranno un giorno guarire il nostro dolore e colmare il vuoto che la scomparsa di Giorgio ha lasciato. La mia famiglia e io porgiamo le nostre più sentite condoglianze e preghiere a Roberta, Rosanna e tutta la sua famiglia».
Remo Ruffini (Moncler): «Sin da ragazzo guardavo a lui come a un modello, una guida. Era il simbolo di ciò che sognavo, il punto di riferimento per chiunque amasse questo mondo. La sua coerenza, la sua eleganza, la sua capacità di guardare avanti con lucidità e coraggio hanno segnato un’epoca e hanno tracciato una via. In lui c’era ciò che rende grande una persona: la disciplina, la visione, la forza di chi non ha mai ceduto alle mode del momento ma ha guidato e ispirato uno stile autentico senza tempo. Era quello che tanti avrebbero voluto essere, e che nessuno potrà mai davvero eguagliare. Un esempio che ci accompagnerà per sempre».
Miuccia Prada e Patrizio Bertelli: «Abbiamo appreso con profondo dolore della scomparsa di Giorgio Armani, maestro riconosciuto di eleganza e creatività e protagonista assoluto della moda italiana e internazionale. Il suo contributo indelebile rimarrà per sempre nella storia della moda e nella memoria di chi lo ha stimato».
Emanuele Orsini (Confindustria): «Oggi l’Italia perde un simbolo. Giorgio Armani non è stato soltanto un grande stilista, ma un imprenditore che con visione e coraggio ha trasformato un sogno in un’impresa globale, portando il nostro Paese nel mondo con un’eleganza unica. A nome di Confindustria, esprimo vicinanza alla sua famiglia e a tutti i suoi collaboratori. La sua eredità continuerà a ispirare imprese, lavoratori e nuove generazioni».
Daniela Fumarola (Cisl): «Giorgio Armani è stato e resterà per sempre uno dei più grandi simboli della creatività italiana. Con la sua visione della moda – moderna, raffinata, colta e sempre aperta alle evoluzioni della società contemporanea – ha rivoluzionato il settore, imprimendo nel mondo uno stile inconfondibile e creando migliaia di posti di lavoro. La sua scomparsa rappresenta una perdita immensa».
Anne Hathaway: «È stato uno degli imperatori italiani della moda. Addio Giorgio Armani, non sarai mai dimenticato».
Maria Grazia Cucinotta: «Giorgio Armani è stato il mio mentore. Dall’uscita del Postino mi ha guidato attraverso tutte le fasi della carriera, dall’apertura di Venezia con la prima proiezione del film, agli Oscar, al mio matrimonio. Ha segnato le tappe più importanti di tutta la mia vita. Ho conosciuto Giorgio come amico e come una persona grande, che nel suo essere grande è rimasta una persona semplicissima, che vedevi lavorare h24 senza mai fermarsi, sempre pensando a migliorarsi e a migliorare tutto quello che faceva. Ho potuto imparare che grandi si diventa solo se non senti la fatica di lavorare senza mai fermarti».
Roberto Baggio: «Ciao Re Giorgio. Grazie per averci donato la tua arte, è stato un onore incontrarti».
Emanuele Filiberto di Savoia: «Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Giorgio Armani, icona di eleganza e maestro del Made in Italy. Con la sua visione ha dato vita a uno dei più grandi gruppi imprenditoriali della moda italiana e internazionale, portando nel mondo i valori della nostra tradizione, del nostro stile e della nostra inimitabile raffinatezza. Giorgio Armani è stato per me non solo un punto di riferimento nel mondo della moda, ma una persona con cui ho condiviso un rapporto di stima profonda, così come con Roberta Armani. In questo momento di dolore, desidero esprimere la mia più sincera vicinanza alla famiglia Armani, a Leo Dell’Orco e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare e crescere accanto a lui. La sua eredità resterà per sempre un faro di eccellenza italiana».
Ornella Vanoni: «Addio guerriero. Il tuo ultimo gesto, l’acquisto de La Capannina di Franceschi, fa capire quanto amavi le cose belle e nella memoria di tutti».
Claudia Cardinale: «Ho il cuore infranto. Colmo di un dolore immenso. L’incontro con Giorgio è stato un momento cruciale della mia vita. Ha segnato il mio passaggio verso l’essere una donna nuova, autonoma, libera. Giorgio oltre a essere uno tra gli stilisti più talentuosi del mondo (per me unico) era un professionista instancabile che non ha mai smesso di rimettersi in gioco, di inventare nuove strade, di seguire e di precedere il mondo. Oltre, e insieme al suo talento, Giorgio è stato un uomo dall’intelligenza, dall’umanità e dalla classe immensa. Oggi il mondo perde chi ha messo in ogni suo gesto, in ogni piega, in ogni sua intenzione una visione che non finirà con lui. Giorgio forever».
Naomi Campbell: «Oggi abbiamo perso un vero visionario. Un uomo di poche parole, ma di tanta azione. La sua passione era incrollabile, la sua precisione ineguagliabile, dal modo in cui tagliava la stoffa fino a come assemblava i colori. Era un perfezionista nel vero senso della parola».
Richard Gere: «Giorgio era certamente un originale. Un artista, una specie di visionario. Con gli occhi e la mano di un artigiano e l’anima di un pittore. Il suo lavoro era permeato dalla sua essenza. E ci teneva fino alla fine, senza compromessi. So che c’erano persone che terrorizzava per la sua natura esigente. Per me era un micio di grandissimo talento».
Il Teatro alla Scala di Milano, in un comunicato ufficiale, ha ricordato:
«Con Giorgio Armani il Teatro alla Scala perde un sostenitore appassionato e un interlocutore con cui abbiamo condiviso storia, progetti e una comune visione della creatività e dei valori della Città di Milano. Giorgio Armani per la Scala non è stato solo un sostenitore ma un amico in cui abbiamo trovato la stessa dedizione all’eccellenza e lo stesso slancio verso una dimensione internazionale».
La Scala dedicherà ad Armani la serata inaugurale della stagione di balletto 2025/26 con La Bella addormentata di Čajkovskij.
La Biennale di Venezia, durante l’82ª Mostra del Cinema, ha scritto:
«Apprendiamo con profondo dolore la scomparsa di Giorgio Armani, genio italiano dell’arte della moda e dello stile, straordinario imprenditore, e lo ricordiamo con enorme affetto. Il cinema era stato per lui il suo primo amore. Armani era diventato negli anni un grande amico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nonché suo importante sostenitore».
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