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Monza: la Giunta approva il primo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Pilotto: “Obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”

La Giunta Comunale ha adottato nei giorni scorsi il PUMS, il primo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile della città di Monza.

Monza: la Giunta approva il primo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Pilotto: “Obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

Il documento, per la parte tecnica, è stato realizzato in collaborazione con Monza Mobilità e con la società di consulenza Sintagma Srl.

“Intendiamo mettere in campo azioni concrete per migliorare la qualità urbana: per questo l’approccio ai temi della mobilità pone al centro la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, pensando a modelli di mobilità sempre più attenti al dato sociale, ambientale ed economico”, spiega il Sindaco Paolo Pilotto.

Il Piano.

Attraverso il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile il Comune si dota di uno strumento di pianificazione strategica che sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana di medio-lungo periodo, circa 10 anni, per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità, sia per le persone che per le merci, e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici territoriali.

I risultati attesi e la riduzione degli inquinanti.

Il sistema di mobilità è stato modellizzato per fornire strumenti di supporto alle decisioni grazie al confronto tra lo scenario attuale e quello di progetto. Dalle analisi effettuate, ad oggi in città il 67% degli spostamenti avviene utilizzando l’auto privata, il 17% utilizzando il trasporto pubblico locale e il 16% a piedi o in bicicletta. Con l’attuazione degli interventi inseriti nel PUMS ci si propone di modificare sostanzialmente il modo di muoversi in città, incentivando l’utilizzo del trasporto collettivo e la mobilità attiva. L’obiettivo è quello di ridurre al 50% gli spostamenti con auto propria, e aumentare al 30% gli spostamenti con il trasporto pubblico locale e al 20% quelli a piedi o in bici, ottenendo dunque un +15-19% di spostamenti attraverso la mobilità sostenibile.

L’obiettivo è stato definito confrontando gli scenari di piano definiti dai PUMS di altre città italiane comparabili per dimensioni e caratteristiche del sistema di mobilità. Il modello è stato utilizzato per stimare gli impatti in termini di riduzione delle emissioni inquinanti: pari a circa il 30% in meno per gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e il particolato, oltre a una sensibile riduzione dell’inquinamento acustico.

Saranno gli Enti Locali i soggetti pubblici chiamati a gestire la transizione verso la mobilità sostenibile – spiega Giada Turato, Assessore alla Mobilità – Per questo il primo piano della mobilità sostenibile per Monza rappresenta una leva significativa per guidare il cambiamento attraverso azioni che partiranno dalla città ma incideranno anche su un’area territoriale più vasta”.

5 obiettivi per la città.

Il PUMS opera un passaggio fondamentale dalla pianificazione dei trasporti alla pianificazione del sistema di mobilità, superando l’approccio che vedeva la mobilità veicolare privata come elemento centrale e critico su cui operare, a favore della valutazione delle esigenze di spostamento delle persone e della relativa offerta di modalità di spostamento sostenibile.

Gli obiettivi del piano intendono rendere Monza: innovativa e sostenibile; accessibile e inclusiva; attrattiva; sicura; policentrica attraverso azioni inserite in un quadro organico e integrato, capace di disegnare un nuovo modello di mobilità.

Il mix di interventi da attuare nei prossimi 10 anni. Per ciascuno obiettivo vengono declinate le azioni necessarie:

  1. L’obiettivo di rendere la città innovativa e sostenibile verrà raggiunto attraverso la creazione di una centrale di traffic management in grado di integrare i sistemi semaforici, di indirizzamento ai parcheggi e di controllo dell’accesso alle ZTL cittadine. Per questo progetto il Comune con Monza Mobilità sta partecipando a una procedura di Regione Lombardia per l’assegnazione di circa 2,5 milioni di euro. Per perseguire l’obiettivo della sostenibilità sono previsti interventi di elettrificazione delle flotte bus, tramite l’acquisto, entro il 2026, di 25 bus elettrici e con l’obiettivo di avere entro il 2030 tutta la flotta del trasporto pubblico della città completamente elettrica Nel contempo sarà riorganizzato il sistema della sosta tramite l‘introduzione di ulteriori sei ZPRU oltre le due già attivate nel 2023, arrivando a regolamentare gli stalli aggiuntivi tra strisce gialle per residenti e blu a pagamento. Saranno inoltre realizzate attività di sensibilizzazione volte a diffondere la cultura della mobilità condivisa, sostenibile e multimodale. Completano le azioni volte a perseguire questo obiettivo la razionalizzazione della logistica urbana, la limitazione della circolazione per i veicoli a emissioni elevate, in linea con quanto previsto dal Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria della Lombardia azioni finalizzate alla progressiva sostituzione dei veicoli più inquinanti che istituisce limitazioni permanenti alla circolazione sull’intero territorio comunale per i veicoli benzina euro 0 e 1, diesel euro da 0 a 4, il possibile ampliamento della ZTL del centro storico alla zona compresa tra Via Visconti, Via Aliprandi, Via D’Azeglio, Via Appiani e Via Manzoni. Nel caso di raddoppio la superficie interessata che passerebbe da 0,3 chilometri quadrati attuali a 0,6 chilometri quadrati dello scenario di piano;
  2. Per l’obiettivo di rendere la città accessibile e inclusiva vengono individuate come azioni la progettazione del hub multimodale FFS di Monza centro attraverso forme di collaborazione con Regione Lombardia e le società del gruppo Ferrovie dello Stato e la creazione del nuovo hub di Monza est – parco già attualmente finanziata. Le azioni finalizzate a perseguire questo obiettivo si completano con l’estensione su Monza di circa 13 chilometri della linea M5 della metropolitana con la realizzazione di 7 nuove stazioni.
  3. L’obiettivo di rendere la città attrattiva sarà perseguito con il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale con l’Agenzia di bacino, attraverso la revisione delle frequenze dei bus a servizio della città e, per i grandi eventi che si svolgono in città, con la definizione della modalità di gestione della mobilità. Per perseguire l’obiettivo di rendere la città sicura vengono individuate azioni di ingegneria volte in primo luogo a rendere attrattivi e sicuri i percorsi della mobilità attiva e scolastica e a risolvere, con soluzioni di mobilità lenta, alcuni nodi critici della rete stradale urbana. Oltre a queste sono previste azioni di sensibilizzazione in particolare rivolte alle scuole.
  4. Inoltre si prevede la creazione di isole ambientali e di spazi pedonali diffusi sul territorio in zone di particolare rilevanza urbanistica, sociale ed economica, da rafforzare con la creazione di Zone 30 di cui si prevede la graduale estensione all’intera rete stradale secondaria e locale. Le azioni di mobility management, principalmente orientate a razionalizzare gli spostamenti casa – lavoro si basano su interventi concordati con i mobility manager che operano sul territorio.

La strategia.

La strategia individuata dal PUMS per perseguire i cinque obiettivi indicati si articola nei seguenti punti: ridurre la domanda di mobilità ovvero la quantità di spostamenti e la loro lunghezza. Nel medio lungo termine occorrerà gestire la domanda di mobilità attraverso interventi di governo della città e di assetto del territorio; spostare quote di mobilità verso forme più sostenibili promuovendo il trasferimento dall’utilizzo dell’auto privata verso i servizi di mobilità condivisa, la mobilità ciclistica e pedonale; incentivare l’idea di mobilità come servizio nella consapevolezza che il concetto di mobilità è ancora oggi fortemente legato all’uso dell’auto propria nonostante ciò abbia impatti economici, sociali e ambientali non sostenibili; incentivare la multimodalità vista la stretta correlazione funzionale con le altre centralità urbane dell’area metropolitana milanese; migliorare le prestazioni ambientali dei veicoli incentivando l’uso di veicoli, dedicati alla mobilità condivisa e privati, a basse o zero emissioni; digitalizzare i servizi in quanto queste tecnologie consentono di ottenere significativi miglioramenti del sistema di mobilità con investimenti relativamente contenuti e tempi di realizzazione brevi; razionalizzare la logistica urbana guardando con attenzione alle innovazioni tecnologiche di questo specifico settore che consentono già oggi l’uso di mezzi a bassissimo impatto ambientale.

L’iter del documento.

I principi ispiratori del PUMS sono il coinvolgimento e la concertazione degli stakeholders nella fase di redazione del documento di piano, il monitoraggio delle azioni realizzate e la valutazione dei risultati conseguiti.

Il PUMS pone al centro le persone e la soddisfazione delle loro esigenze di mobilità, seguendo un approccio partecipativo che prevede il coinvolgimento attivo dei cittadini e di tutti i soggetti che fruiscono della città (cityusers).

Dopo l’adozione da parte della Giunta il documento sarà a breve disponibile online per eventuali osservazioni da presentare entro 60 giorni dalla pubblicazione stessa, per poi approdare alla definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale.

Monza: la Giunta approva il primo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Pilotto: "Obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica".

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