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Moldavia: “non possiamo rimanere allo stesso tavolo dei negoziati con il paese aggressore”

Nel mentre in Ucraina scatta l'allerta in tutte le regioni

Moldavia: “non possiamo rimanere allo stesso tavolo dei negoziati con il paese aggressore”

Il presidente del parlamento moldavo Igor Grosu ha annunciato l’avvio della procedura per il ritiro dall’Assemblea interparlamentare della Csi -Comunità degli Stati Indipendenti- in vista del completo abbandono della partecipazione di Chisinau all’organizzazione internazionale composta da nove delle quindici ex repubbliche sovietiche. Lo riportano i media internazionali.

“In qualità di presidente del parlamento, annuncio di aver avviato la procedura per il ritiro della Moldavia dall’Assemblea interparlamentare della Csi”, ha affermato Grosu aggiungendo di averne discusso con i cittadini, la fazione parlamentare Azione e Solidarietà (Pas) del partito al governo, nonché con il presidente Maia Sandu.
Grosu ha detto che intende comunicare la sua iniziativa al primo ministro Dorin Recean e preparare un disegno di legge per la prossima riunione dell’Ufficio permanente del Parlamento.
“Dopo che il fondatore della Csi, la Russia, ha attaccato barbaramente l’Ucraina, questa organizzazione non può più essere definita una comunità. Questo sarà il primo passo verso l’uscita del nostro Paese dalla Csi, da cui la Moldavia è geograficamente separata dopo l’uscita dell’Ucraina”, ha affermato.
“Siamo pronti a separarci dalla fonte del male, della guerra e della povertà. Per 30 anni abbiamo dimostrato di lottare per la prosperità, la democrazia e un futuro migliore. La Csi è un’organizzazione creata dalla Russia sulle rovine dell’Urss per controllare le ex repubbliche sovietiche. Siamo di più, non possiamo rimanere allo stesso tavolo dei negoziati con il paese aggressore”, ha sottolineato Grosu.

Nel mentre in Ucraina scatta l’allerta in tutte le regioni. Almeno dieci forti esplosioni sono state udite a Kiev durante la notte. Lo riportano i media locali, aggiungendo che deflagrazioni sono avvenute anche in altre parti della regione della capitale ucraina e in quella di Cherkasy. Il capo dell’ufficio presidenziale Andrii Yermak ha affermato che la difesa aerea è al lavoro. L’allarme antiaereo è attivo in tutti gli oblast dell’Ucraina, a causa della minaccia di attacchi missilistici russi. Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha riferito che i detriti di un missile sono caduti sulla zona dello zoo nel distretto Shevchenkivskyi. E anche su quello di Solomianskyi, dove un edificio è stato danneggiato e diverse auto hanno preso fuoco con un bilancio di tre persone rimaste ferite. Il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina, Serhii Popko, ha affermato che detriti di missili sono caduti anche nei distretti di Obolonskyi e Darnytskyi senza causare vittime o danni particolari.

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