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Milano, Saviano supporta gli Stati Generali sulla Cannabis

Due giorni di dibattiti e confronti per fare il punto sulla legalizzazione della marijuana

Milano, Saviano supporta gli Stati Generali sulla Cannabis.

Alle 17.00 a Palazzo Garden Senato a Milano si apriranno gli Stati Generali sulla Cannabis. Due giorni di dibattiti e confronti aperti alla cittadinanza che hanno l’obiettivo di fare il punto sulla necessità di legalizzare la marijuana. L’iniziativa, promossa dal Consigliere del Comune di Milano e Vicepresidente della SottoCommissione Carceri Daniele Nahum, ospiterà autorevoli voci in diversi ambiti: direttori delle carceri, medici, pazienti, politici, avvocati, magistrati, rappresentanti di associazioni, imprenditori e accademici.

«Sono 16mila i detenuti nelle nostre carceri per reati legati alla cannabis. Se poi allarghiamo lo spettro e ragioniamo su quante persone sono finite nelle nostre galere per via della follia del testo unico sulle droghe arriviamo a più del 30% dei detenuti che le abitano. Noi facciamo questo evento anche per colpire la criminalità organizzata: sono 7 i miliardi all’anno guadagnati per il business delle droghe leggere. Vogliamo anche permettere alle farmacie di avere un’offerta maggiormente congrua, perché in genere i malati non hanno una proposta seria quando si recano in farmacia. Infine, vogliamo spronare il Partito Democratico a inserire la legalizzazione della cannabis tra i punti determinanti del proprio programma del 2023», ha dichiarato Daniele Nahum.

Supporta l’evento anche lo scrittore e giornalista Roberto Saviano: «È importantissimo realizzare gli Stati Generali sulla Cannabis. In nessun paese dove esiste la proibizione le cose sono andate bene. Cosa intendo per “andate bene”? Che i consumi sono tutt’altro che scesi, che gli arresti sono tutt’altro che diminuiti, che le organizzazioni criminali non si sono fermate. Con la proibizione i consumi sono aumentati, i morti sono aumentati. E quindi? La proibizione è un disastro. L’unica strada per fermare le organizzazioni criminali e il loro guadagno risiede nella legalizzazione. Iniziare legalizzando le droghe leggere, e chissà, in un futuro di maggiore responsabilità dell’umanità si potrebbe arrivare anche a legalizzare le droghe pesanti ma non è questo il tema di oggi. Il tema è legalizzare marijuana e hashish, che non uccidono come uccidono tabacco e alcol. Proibire significa rafforzare il mercato criminale. Legalizzare è l’unica strada possibile per iniziare un vero contrasto alle narco-mafie. Legalizzare è l’atto antimafia più importante che le democrazie oggi possano mettere in atto».

Per ulteriori informazioni: www.statigeneralicannabis.it

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