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Milano, Palazzo Marino. “Donne e Salute” parte l’iniziativa itinerante per promuovere un approccio alla sanità attento al genere.

Diffondere consapevolezza, contribuire all'affermazione di una vera e propria cultura della salute e promuovere il contributo delle donne nell'ambito della sanità e dell'informazione scientifica.

Milano, Palazzo Marino. “Donne e Salute” parte l’iniziativa itinerante per promuovere un approccio alla sanità attento al genere.

Diffondere consapevolezza, contribuire all’affermazione di una vera e propria cultura della salute e promuovere il contributo delle donne nell’ambito della sanità e dell’informazione scientifica. Con questo obiettivo, nella giornata del 22 aprile, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2015, si è tenuta la prima iniziativa di “Donne in Salute“, progetto promosso dalla Rete Italiana Città Sane OMS e dal Comune di Milano.

Durante la mattinata, esperti, medici e professionisti del settore sanitario si sono confrontati in due diversi momenti di discussione.
Nel corso della prima tavola rotonda, dal titolo “Informate e consapevoli, per la propria salute“, si è posta l’attenzione sulla tutela della salute della donna: dalla promozione di comportamenti sani alla prevenzione, dall’accesso alle cure sul territorio alla sensibilizzazione sull’importanza di questo aspetto in ogni età della vita, con l’obiettivo di promuovere un approccio orientato al genere che affonda le sue radici sulle diverse caratteristiche biologiche, ma anche su fattori ambientali, socio-relazionali, economici e culturali.

Un’informazione corretta e adeguata è fondamentale per la salute, anche e soprattutto nei momenti di cambiamento fisiologico che contraddistinguono le diverse fasi della vita della donna: età fertile, gravidanza, menopausa.

L’Italia è agli ultimi posti in Europa per impiego della contraccezione, soprattutto di quella ormonale – chiarisce Franca Fruzzetti, past-president della Società italiana contraccezione -. Stimiamo che solo tra il 14 e il 20% delle donne in età riproduttiva vi faccia ricorso. La mancanza di informazione rispetto all’importanza del proteggersi da gravidanze indesiderate rappresenta uno dei principali fattori alla base di questa situazione“.

In Italia, inoltre, si stimano circa dieci milioni di donne in età di menopausa, momento che arriva nel pieno della vita sociale, lavorativa e familiare. Secondo un’indagine di Fondazione Onda, solo il 50% delle donne in menopausa, con sintomi, ricorre a rimedi per limitarne gli effetti spiacevoli, con un forte condizionamento dovuto a barriere culturali e informative.

La menopausa – aggiunge Filippo Murina, vicepresidente Società italiana menopausa – non è una malattia, ma una condizione fisiologica che può essere associata a disturbi e conseguenze rilevanti per la salute e la qualità di vita della donna. Oggi abbiamo a disposizione numerosi approcci di cura efficaci e sicuri, che devono essere personalizzati affinché si possano sfruttarne al meglio le potenzialità“.

La seconda tavola rotonda della giornata, promossa da GWPR Italia, sarà dedicata invece a “Il ruolo strategico della comunicazione per l’empowerment della salute delle donne“. Il peso e il ruolo delle donne nella gestione della cura e della salute della famiglia sono sempre stati molto grandi, così come, negli anni, si è fatta sempre più massiccia la loro presenza all’interno delle istituzioni e delle aziende. Allo stesso modo, questa presenza e questo ruolo devono essere rafforzati dal punto di vista comunicativo perché il loro insostituibile contributo nell’ambito del sistema Paese sia egualmente valorizzato.

La salute – spiega Carola Salvato, presidente di GWPR Italia – oggi è una sfida per istituzioni, medici, percorsi di diagnosi e cura e strutture sanitarie. Comunicare in modo trasparente, trasmettere fiducia e valori, condividere informazioni validate sono tra gli ingredienti chiave: una leva per promuovere effetti positivi sul sistema salute e per contenere la spesa pubblica. Le donne, infine, da sempre portavoce della salute familiare, fruitrici e professioniste, sono una risorsa da valorizzare per il sistema salute del Paese e sulle quali investire“.

Milano è dal 2023 presidente della Rete Città Sane OMS, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia delle Nazioni Unite ONU per la Salute, con l’obiettivo di aiutare le città a diffondere consapevolezza sulla salute pubblica, a sviluppare le politiche locali per la salute e i programmi sanitari, a prevenire e superare le minacce e i rischi, ad anticipare le sfide future. In Italia la Rete rappresenta più di 11 milioni di cittadini e l’obiettivo di ‘Donne in Salute’ è la diffusione, nei prossimi mesi, di eventi itineranti di informazione, partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza in tutte le città aderenti.

Milano, Palazzo Marino. "Donne e Salute" parte l'iniziativa itinerante per promuovere un approccio alla sanità attento al genere.

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