Milano, inaugurato il murale dedicato ai “Sindaci ribelli” in via Lupetta
Fieri oppositori al nazifascismo durante la Resistenza
Milano, inaugurato il murale dedicato ai “Sindaci ribelli” in via Lupetta.
Cinque sindaci, memorabili protagonisti della storia di Milano, che hanno esercitato in tempi diversi il ruolo di primo cittadino all’indomani della Liberazione dell’Italia e che sono stati fieri oppositori al nazifascismo durante la Resistenza. Cinque storie politiche diverse, ma con un forte impegno in comune: l’affermazione dei valori democratici e della libertà.
Antonio Greppi (1945 – 1951), Virgilio Ferrari (1951-1961), Gino Cassinis (1961-1964), Pietro Bucalossi (1964-1967) e Aldo Aniasi (1967-1976) il partigiano Iso: sono questi i volti scelti per il murale dedicato “ai sindaci ribelli”, in via Lupetta 8.
Antonio Greppi (1894-1982), il sindaco della Liberazione, costruttore di pace e di diritti, che si oppose alla resa dei conti dopo il 25 aprile, nonostante i fascisti della legione Ettore Muti gli avessero assassinato il figlio Mariolino. Da sindaco riedificò la Scala e riaprì Brera con la eroica direttrice Fernanda Wittgens.
Virgilio Ferrari (1888-1975), il sindaco medico galantuomo, che realizzò una rete ospedaliera senza pari in Europa contro la tubercolosi, la pandemia di allora, e avviò la Linea 1 della metropolitana.
Gino Cassinis (1885-1964), il sindaco rettore, che rischiò la vita per dare protezione alle SAP (Squadre d’Assalto Patriottiche) nascondendo negli spazi degli atenei cittadini armi e una radio ricetrasmittente. Da sindaco, restituì a Milano il Politecnico, eccellenza nella ricerca e nella formazione che oggi attira talenti da tutto il mondo.
Pietro Bucalossi (1905-1992), il sindaco generale medico, che organizzò nella clandestinità il supporto sanitario ai resistenti, e poi fondò l’Istituto Nazionale dei Tumori e costruì abitazioni sociali a canone agevolato e diede agli studenti un eccellente servizio di refezione scolastica.
Aldo Aniasi (1921-2005), il sindaco comandante nelle brigate garibaldine di montagna con il nome di “Iso” che ha combattuto per venti mesi l’esercito tedesco e i fascisti di Salò.
L’opera è stata realizzata dal collettivo artistico Orticanoodles e dall’associazione OrMe – Ortica Memoria di Milano, in collaborazione con FIAP e Fondazione Aniasi, con il patrocinio e con la collaborazione dell’ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano.
Il murale è stato presentato tra gli eventi del palinsesto di Milano “è Memoria” per il 78esimo Anniversario della Liberazione. L’opera si estende su una superficie di 140 metri quadri ed è stata realizzata su un muro cieco dell’ex Collegio dei Barnabiti, ora in concessione all’Università degli Studi di Milano.
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