Migranti, Meloni: «I due centri in Albania operativi dal primo agosto»
La premier: «Si parte da mille posti, poi 3mila»
Migranti, Meloni: «I due centri in Albania operativi dal primo agosto».
«Italia e Albania sono storicamente nazioni amiche, che sono abituate a collaborare insieme e io voglio ringraziare ancora una volta il primo ministro Rama e il popolo albanese per aver offerto il loro aiuto e aver stretto con noi un accordo di grande respiro europeo». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante le dichiarazioni congiunte con il primo ministro albanese Edi Rama dopo la visita all’hotspot per migranti a Shengjin, in Albania.
«Voglio esprimere solidarietà all’Albania e al suo popolo, per la campagna denigratoria contro l’Albania, dipinta come un narco-Stato governato dalla criminalità organizzata: non è la prima volta che l’Albania offre il suo aiuto all’Italia, ma in tutti gli altri casi è stata raccontata come una nazione con sincera voglia di far parte della casa comune europea». «Ricordo l’ultima volta – ha aggiunto Meloni -, quando nei giorni più drammatici dell’emergenza Covid il governo albanese con coraggio inviò 30 fra medici e infermieri in Lombardia, epicentro del contagio. In quell’occasione Rama fu lodato e ringraziato».
«Il complesso dei due centri sarà operativo dal primo agosto 2024», ha spiegato la premier. «L’accordo potrebbe essere replicabile in molti Paesi, potrebbe diventare una parte della soluzione strutturale dell’Unione europea. Lo capiamo noi e lo capiscono i sostenitori dell’immigrazione incontrollata che lo contestano. Abbiamo molti occhi puntati addosso, vogliamo riuscire. Un obiettivo del genere val bene due mesi di ritardo, legati alla natura dei terreni di Gjader che non avevamo previsto e hanno richiesto interventi di rafforzamento».
«Non stiamo spendendo risorse aggiuntive ma stiamo facendo un investimento», ha spiegato la Presidente del Consiglio, parlando dei due centri per migranti in Albania. Il protocollo prevede spese da «670 milioni di euro per 5 anni, 134 milioni all’anno» che, ha aggiunto, «corrispondono al 7,5% delle spese connesse all’accoglienza dei migranti sul territorio nazionale: queste risorse non sono da considerare un costo aggiuntivo. I migranti condotti qui in Albania sarebbero dovuti essere condotti in Italia, dove costano. L’elemento di maggiore utilità di questo progetto è che può rappresentare uno straordinario strumento di deterrenza a chi vuole raggiungere irregolarmente l’Europa, e di contrasto ai trafficanti. E questo vuol dire portare ad un contenimento dei costi».
Il patto con l’Albania sui migranti è «un enorme spreco di denaro per un progetto che calpesta i diritti delle persone, allunga le sofferenze di chi viene salvato in mare scaricando persone come barili e pacchi sul territorio albanese. Secondo me è contrario a quanto prevede la Costituzione. È un cinico accordo». Il viaggio di Meloni è «uno spottone elettorale che costa 800 milioni che potevamo spendere per la sanità pubblica». Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a Corriere.it.
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