Migranti, Mattarella a Crotone: l’omaggio alle vittime e l’abbraccio ai superstiti
Si indaga sui soccorsi. I cittadini gridano: “Giustizia"
Migranti, Mattarella a Crotone: l’omaggio alle vittime e l’abbraccio ai superstiti.
“Giustizia, giustizia!”. È con questo grido che gli abitanti di Crotone hanno salutato l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo il drammatico naufragio di migranti avvenuto domenica, al largo delle coste di Steccato di Cutro, il Capo dello Stato è giunto in mattinata nel comune affacciato sul Mar Jonio per rendere omaggio alle vittime e abbracciare i superstiti.
Mattarella si è trattenuto in raccoglimento davanti alle bare nella camera ardente al Palamilone, da solo davanti ai feretri per alcuni minuti. Poi ha assicurato pieno sostegno ai profughi, aggiungendo che si occuperà della situazione, in particolare degli afghani (richiedenti asilo) la cui situazione è prioritaria. La richiesta più pressante è l’aiuto per il rimpatrio delle salme e il sostegno a chi è sopravvissuto.
Dopo la visita di Mattarella, anche la neosegretaria del Pd, Elly Schlein, è giunta a Crotone per rendere omaggio alle vittime del naufragio e per incontrare i parenti.
La deputata ha incontrato una giovane donna afghana che ha ancora sul volto e sulle mani i segni delle lesioni riportate nel naufragio. La donna, madre di due delle giovani vittime e di una terza ragazza ricoverata in ospedale, ha parlato tra le lacrime degli stenti vissuti durante il viaggio e ha chiesto a Schlein di aiutarla a farsi consegnare le salme dei due figli. La segretaria dem è apparsa molto toccata dal racconto e ha assicurato il proprio interessamento con la Prefettura di Crotone.
Intanto, il bilancio delle vittime è salito a 68 morti, tra cui donne e bambini. La Procura di Crotone ha chiesto alla Guardia Costiera e alla Guardia di Finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio. È stato aperto “senza ipotesi di reato e contro ignoti” il nuovo fascicolo che riguarda la catena dei soccorsi. La decisione sarebbe stata presa per consentire di delegare i Carabinieri ad acquisire gli atti. È presumibile che, una volta analizzate le carte, la Procura decida se aprire un fascicolo specifico ipotizzando un reato e individuando eventuali indagati.
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dovrebbe riferire il 7 marzo alla Camera e l’8 marzo al Senato sul naufragio. Il Ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini, invece, non ha ancora dato una risposta, sebbene sia stata chiesta anche una sua informativa.
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