Meloni e l’incontro con Trump negli USA: “Consapevole di cosa rappresento e difendo”.
Alla vigilia dell’incontro con Donald Trump, Giorgia Meloni ammette le difficoltà della missione negli Stati Uniti. A Palazzo Chigi vertice con i ministri, mentre imprenditori e governo auspicano un’intesa contro i dazi.
Meloni e l’incontro con Trump negli USA: “Consapevole di cosa rappresento e difendo”.
Alla vigilia dell’incontro con Donald Trump, Giorgia Meloni ammette le difficoltà della missione negli Stati Uniti. A Palazzo Chigi vertice con i ministri, mentre imprenditori e governo auspicano un’intesa contro i dazi.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla cerimonia dei Premi Leonardo a Villa Madama, ha fatto riferimento al viaggio previsto per il 17 aprile a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Faremo del nostro meglio, sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo”, ha dichiarato la premier, sottolineando il valore simbolico e strategico della missione. “È un momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore”, ha aggiunto, con un tocco d’ironia: “Non sento alcuna pressione come potete immaginare per i miei prossimi due giorni…”.
Nel corso del suo intervento, Meloni ha anche evidenziato il ruolo della politica a sostegno dell’impresa: “Noi stiamo cercando di fare il nostro meglio per rafforzare la competitività del sistema, ma se poi gli imprenditori non ci credessero sarebbe inutile. Come sarebbe più difficile per gli imprenditori fare il loro lavoro se la politica non fosse al loro fianco”.
Meloni: “Italia ha forza e creatività per superare ogni ostacolo”
“Vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo, ma ricordiamoci che abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben peggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha proseguito la premier, rimarcando la fiducia nelle potenzialità del Paese. “Quando un prodotto italiano viene esportato, la gran parte della ricchezza non la produce in Italia ma dove viene esportato. Anche noi, con questo nostro lavoro legato all’export, produciamo ricchezza anche per gli altri, ed è bene per tutti continuare ad avere a che fare con l’Italia, perché l’Italia è in grado di produrre benessere, eccellenza e ricchezza”.
Vertice a Palazzo Chigi in vista della missione USA
Nella giornata precedente alla partenza, a Palazzo Chigi si è tenuto un vertice di governo in preparazione alla missione americana. Oltre alla presidente del Consiglio, hanno partecipato i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro della Difesa Guido Crosetto e quello per gli Affari europei Tommaso Foti. “Il viaggio non è facile sicuramente ed è ricco di insidie. Ma riportiamo a quello che è: un incontro bilaterale tra Italia e USA ed è giusto e doveroso che questo avvenga”, ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari. “Sì, ricco di insidie, perché le dichiarazioni americane fanno pensare alla volontà di una politica fortemente protezionistica, cosa che danneggerebbe fortemente l’Italia. Non so quanto possa essere vantaggiosa per gli USA ma per l’Italia e l’Europa una politica protezionistica Usa può essere un grande pericolo”.
Tajani: “Meloni in USA sarà una missione di pace commerciale”
Durante la cerimonia dei Premi Leonardo 2025, è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Mi auguro che la missione del presidente del Consiglio negli Stati Uniti sia un’altra missione di pace commerciale, sarà sicuramente così”. Tajani ha voluto minimizzare i timori legati ai dazi annunciati da Trump: “Ha fatto più danni il panico che la realtà delle cose, con troppi titoli drammatici. Poi avevamo ragione noi, cara Giorgia, quando dicevamo di stare calmi”, rivolgendosi direttamente a Meloni. Ha inoltre ricordato “la moratoria americana e la risposta positiva anche da parte europea dove si sta cercando di favorire il dialogo”. Tajani ha concluso sottolineando l’approccio razionale dell’Italia in sede europea: “Abbiamo sempre insistito a Bruxelles che non ci fossero reazioni di pancia, ma fossero di testa. Alla fine ci hanno ascoltato”.
Orsini a Meloni: “Imprenditori italiani e europei sono con lei”
Durante la stessa cerimonia, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha espresso il sostegno del mondo produttivo a Meloni: “Presidente Meloni, lei non è sola, gli imprenditori italiani e gli imprenditori dell’Europa produttiva, che ho sentito stamattina, sono tutti con lei e sono fiduciosi che la missione che lei avrà in questi giorni potrà portare un successo positivo”.
Una partita a due livelli
La missione negli Stati Uniti si gioca su un doppio piano: quello nazionale, per difendere l’interesse economico dell’Italia, e quello internazionale, per riaffermare un ruolo ponte tra UE e USA. Secondo Fazzolari, Meloni ha la possibilità di “parlare in modo chiaro e sincero” con Trump, grazie anche alla qualità dei rapporti personali: “I rapporti personali sono fondamentali anche per le grandi scelte, come ha insegnato Berlusconi”.
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