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Meloni: “creare un fisco alleato di chi fa impresa, non un fisco quasi vessatore”

"Avere un codice degli appalti basato sulla fiducia tra Stato e imprese vuol dire avere tempi e costi certi e la possibilità di programmare"

Meloni: “creare un fisco alleato di chi fa impresa, non un fisco quasi vessatore”

“Con la delega fiscale vogliamo creare un fisco alleato di chi fa impresa e produce ricchezza, non un fisco nemico e quasi vessatore, questa è la nostra visione”.
Lo afferma la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, in un videomessaggio all’assemblea dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, che definisce “un interlocutore importante ed è un interlocutore molto autorevole del governo”.

“Voi siete – aggiunge – non solo costruttori di cose, case, edifici, strade, infrastrutture, ma anche costruttori di conoscenze e di saperi, di un patrimonio immateriale che si trasmette di generazione e generazione”.

“Avere un codice degli appalti basato sulla fiducia tra Stato e imprese vuol dire avere tempi e costi certi e la possibilità di programmare. Poi è chiaro che se la fiducia viene tradita la risposta deve essere dura perché i primi danneggiati sono proprio aziende che hanno rispettato le regole e i cittadini” ma “non si può partire dal principio di colpevolezza verso tutti come è stato per troppo tempo”. Lo dice la premier, Giorgia Meloni, all’assemblea dell’Ance. “Abbiamo ribaltato questo paradigma nel codice degli appalti e intendiamo farlo in tante altre riforme s a partire dalla delega fiscale”, aggiunge.

“L’Ance è un interlocutore importante e molto autorevole del governo. La vostra associazione rappresenta uno di quei tanti corpi intermedi che rendono vitale la nostra società e che compongono il tessuto produttivo ed economico della Nazione”. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio per l’assemblea dell’Associazione nazionale dei costruttori edili. “Voi siete non solo dei costruttori di cose – di case, di edifici, di strade e di infrastrutture – ma siete anche costruttori di conoscenze e saperi, di un patrimonio immateriale che viene trasmesso di generazione in generazione”, ha sottolineato la premier: “Siete costruttori di innovazione, perché è esattamente questo quello che fa chi fa impresa: si rimbocca le maniche ogni giorno e trova risposte nuove, più efficienti e più produttive, ai problemi magari antichi. Voi – ha proseguito – operate sul campo e senza di voi chi rappresenta le Istituzioni perderebbe il punto di vista sulla realtà. Solo dal confronto e dalla collaborazione con chi quotidianamente si trova ad affrontare i problemi, è possibile trovare le soluzioni migliori. È questo il Governo lo sa bene e lo dimostra il rapporto che fin dal suo insediamento ha instaurato con i corpi intermedi e con l’Ance. Insieme a voi abbiamo saputo affrontare e sciogliere nodi nevralgici che da troppo tempo costituivano un limite per la nostra Nazione”.

 

“Occorre alleggerire non soltanto la posizione fiscale delle imprese ma riformare la burocrazia che le tormenta”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti alle celebrazioni per l’anniversario della Gdf. “Troppo spesso in Italia per esito di una furia causidica e del dettaglio la burocrazia evolve a “scannocrazia” come la chiamava Carlo Collodi”, ha aggiunto, sottolineando che “questa colpa dello Stato non possiamo più eluderla: occorre la riforma più pratica della pubblica amministrazione: quella basata sull’evidenza e il buon senso”.

“Da questa congiuntura risulta evidente – ha aggiunto – che la politica monetaria più severa avrà ripercussioni sulla nostra economia, ma il nostro sistema produttivo è caratterizzato da un elevato grado di solidità e capacità di reazione e adattamento a scenari incerti.Tutti i dati recenti confermano che le imprese italiane hanno aumentato la loro redditività, i livelli di liquidità, con un costante aumento degli investimenti. Una riconferma del fatto che la nostra forza industriale è la fonte primaria della nostra stabilità economica”.

La lotta all’evasione fiscale deve prevedere una strategia in cui “il contrasto alle frodi all’Iva su scala internazionale, agli schemi di pianificazione fiscale aggressiva, alle esterovestizioni societarie in giurisdizioni off shore e alle stabili organizzazioni occulte di entità multinazionale”, si combini con tutte le iniziative necessarie “a incoraggiare l’adempimento spontaneo dei contribuenti, nel quadro di un rapporto che ha nel dialogo, nell’apertura al confronto e alla collaborazione i suoi pilastri fondamentali”. Lo dice il comandante generale della Gdf Andrea De Gennaro nell’intervento per il 249/o anniversario del corpo.

Quello della riduzione dell’evasione è infatti uno degli obiettivi fissati dal Pnrr al quale la Gdf, sottolinea De Gennaro, “lavora con tenacia”. Con l’impegno di contribuire a realizzare “una società più giusta, più equa, più solidale e più prospera”. E quella del dialogo e della collaborazione con i cittadini è una linea d’indirizzo alla quale, prosegue il comandante generale, “si affianca un’impostazione rigorosamente selettiva nell’individuazione degli obiettivi operativi, frutto di strutturate analisi di rischio” realizzate con il meglio di quello che al momento la tecnologia informatica e digitale mette a disposizione.

De Gennaro annuncia poi una novità: a breve verrà istituita presso il comando generale una nuova direzione con figure altamente specializzate, “come business translator e big data engineer” che avrà il compito “di dare ancora più slancio ai processi di analisi, innovazione e sviluppo”.

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