Mattarella apre Pesaro Capitale della Cultura 2024.
Al via l’anno straordinario della Capitale italiana della cultura di Pesaro 2024. Una grande festa popolare della città, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha riempito la Vitrifrigo Arena come una rockstar. Ottomila presenti, tra pesaresi e “cittadini temporanei”, duemila studenti da 15 istituti della provincia, circa trecento VolontarX, oltre duecento giornalisti accreditati dall’Italia e dall’estero. Una diretta televisiva su Rai3 e RaiNews24 che ha diffuso le immagini di Pesaro 2024 in migliaia di case in tutto il mondo. Poi le bande della provincia, con 120 rappresentanti, che hanno intrattenuto il pubblico prima dell’inizio ufficiale.
La mattinata, condotta da Paolo Bonolis, si è aperta e chiusa con l’Orchestra Olimpia di Pesaro, formazione tutta al femminile, nata nel 2018 da un’idea di Roberta Pandolfi e Francesca Perrotta, con l’Inno d’Italia, l’Inno europeo, e l’Ouverture di G. Rossini La Gazza ladra. Poi il suggestivo e intenso contributo di Mariangela Gualtieri, poetessa tra le più sensibili e apprezzate della scena contemporanea, che sul palco della Vitrifrigo Arena ha recitato la sua “Esortazione urbana e planetare”, riflessione potente e luminosa su presente e futuro, nata su invito del Comune di Bologna nel progetto “Discorso d’artista” per il Capodanno 2024 e ora riadattata per Pesaro 2024. Versi in perfetta sintonia con il concept ‘La natura della cultura’, dove si esorta l’umanità a frequentare ‘la scuola superiore dei fiori, degli alberi sapienti’, ‘a guardare più spesso il cielo’ e a ‘sentire che c’è… un bene comune generale’, con l’augurio che… tutte le mani di questa città facciano al meglio le cose.’ E la video performance con il pubblico: “The Human Cell ATLAS ” a cura di Ouchhh in collaborazione con il CERN di Ginevra. Nata per creare un autoritratto artistico dell’umanità con l’intelligenza artificiale e i big data, il progetto ha riunito una comunità internazionale di biologi, clinici, tecnologi, fisici, scienziati computazionali, ingegneri del software e matematici. Questa comunità di scienziati con competenze diverse ha condiviso l’obiettivo comune di creare una mappa di riferimento completa di tutte le cellule umane come base per la comprensione della salute umana e per la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento delle malattie. Un esempio di sviluppo del tema del dossier di Pesaro 2024, la natura della cultura, relazione tra arte, natura e tecnologia.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Una giornata storica per Pesaro e per le Marche. Le 8mila persone presenti sugli spalti della Vitrifrigo Arena sono la dimostrazione che tutti vogliono essere parte di questa grande sfida e dell’orgoglio locale. Presidente Mattarella, questo è un grande omaggio a lei, alla sua presenza qui. È un faro e un simbolo di unità nazionale».
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: «Ripartendo dal legame tra l’uomo e la natura, oggi così come è avvenuto nel corso della storia, le Marche, con Pesaro capofila, riscoprono e rilanciano il proprio valore, che deve rappresentare per i marchigiani una nuova leva e per i visitatori uno stimolo ulteriore a conoscere e innamorarsi della nostra terra. Tutte le Marche dunque – ha aggiunto – possono riconoscersi in questa importante attestazione per la quale mi sento di ringraziare l’amministrazione comunale, l’intera provincia e tutte le maestranze e i volontari. La Regione è al vostro fianco e vi sostiene in questo percorso, con la certezza che sarà un anno straordinario per Pesaro e per tutte le Marche. La Capitale italiana della cultura, un riconoscimento per la prima volta nelle Marche, ci rende particolarmente fieri e orgogliosi».
La lettera della senatrice Liliana Segre: “Signor Sindaco di Pesaro, caro Matteo, vorrei raggiungere te e l’intera comunità pesarese con il pensiero più affettuoso e l’augurio di un anno, il 2024, ricco di opportunità per la Città, da oggi Capitale italiana della cultura. Prima però permettimi di rivolgere un saluto e ringraziamento speciali al nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cui presenza conferma l’alto valore dell’evento. Non è certo la prima volta che svelo i miei sentimenti per una città a cui devo moltissimo a cominciare dall’incontro con mio marito Alfredo. Del resto anche il mio bisnonno materno, Mosè Foligno era pesarese, abitante in via delle Scuole. Il mio è dunque un legame “a doppia elica”, indissolubile. Da quando poi l’Unesco l’ha elevata a capitale globale della cultura, intorno alla figura del grande compositore Gioachino Rossini si è creato una sorta di ecosistema musicale; qui tutto risuona un intreccio speciale di memoria e futuro, luogo dell’anima. Ad maiora città mia. Grazie ancora, auguri. Liliana”.
Alcuni passaggi dell’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La Pace è anche un grande tema che riguarda la cultura. La cultura è un lievito che può rigenerare la pace. E con essa i valori umani che le guerre tendono a cancellare, annegandoli nell’odio, nel rancore, nella vendetta, indotti dagli estremismi nazionalistici. In questo momento parlare di cultura, pensare la cultura, trasmettere cultura vuol dire alzare lo sguardo, per un compito di grande portata. Perché la cultura è paziente, semina, specialmente nelle nuove generazioni. Perché la cultura è beneficamente contagiosa e permette di riflettere sulla storia per non ricadere negli errori del passato. Permette di ammirare l’arte, la bellezza, l’ingegno, consapevoli che l’estetica non può separarsi da un’etica di rispetto per la persona. Pesaro si è assunta questo compito, proponendo come tema per il suo anno da capitale: “La natura della cultura”. La natura, il suo equilibrio da ricostituire, la riconciliazione con l’ambiente, gravemente violato e sfruttato, sono anch’essi obiettivi urgenti di civiltà e di pace. La distruzione di risorse non può essere gabellata come sviluppo ma va indicata come regressione. La sostenibilità è un nome della pace. Cultura è conoscenza. Ma anche coscienza. Ci vogliono intelligenza e coraggio per battere strade nuove. Pesaro si propone quest’anno di far interagire arte, natura e tecnologia».
Come dono speciale al Presidente Mattarella il Comune di Pesaro ha consegnato una stampa che riproduce il medaglione con il ritratto di Rossini scolpito nel 1864 da Hyacinte Chevalier su commissione del maresciallo Vaillant, ministro della Casa imperiale e delle Belle Arti in Francia (su proposta del senatore conte De Nieuwerkerke ndr), per essere collocato nel foyer dell’Opéra di Parigi (oggi conservato nel Museo dell’Opéra, ndr). Il valore e la particolarità dell’opera risiedono nel fatto che fu realizzata quando il compositore era ancora in vita, dunque si tratta di un omaggio ad un musicista vivo ma già consacrato alla storia. L’esemplare donato, con figura di 216 x 157mm impressa su foglio di 312 x 252mm ca., è stato stampato presso Bertautdi Parigi. Le lettere: “L’ARTISTE Salon 1865”; “Lemoin”; “Imp. Bertaut, Paris G.ROSSINI”.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano