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Mario Draghi lancia un allarme all’Ue: “L’Europa agisca come un unico stato per affrontare le sfide mondiali, è a rischio senza un piano comune”

Mario Draghi avverte l'UE: "Saremo soli a garantire la sicurezza in Ucraina e in Europa". Serve un'Europa più unita per affrontare sfide economiche, geopolitiche e tecnologiche.

Mario Draghi lancia un allarme all’Ue: “L’Europa agisca come un unico stato per affrontare le sfide mondiali, è a rischio senza un piano comune”

L’ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha lanciato un severo monito durante il suo intervento alla European Parliamentary Week a Bruxelles. “Se le recenti dichiarazioni degli Stati Uniti delineano il nostro futuro, possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa“, ha affermato Draghi, sottolineando la necessità di una risposta europea coordinata di fronte alle sfide geopolitiche ed economiche.

Un’Europa più unita per la sicurezza e la crescita

Draghi ha enfatizzato l’urgenza per l’Unione Europea di operare come un’unica entità politica ed economica per rispondere alle crisi attuali. “La complessità della risposta politica richiederà un livello di coordinamento senza precedenti tra governi nazionali, Commissione e Parlamento Europeo“, ha dichiarato, aggiungendo che velocità, scala e intensità saranno essenziali per affrontare la stagnazione economica e le minacce alla sicurezza.

I dazi e la minaccia economica statunitense e cinese

Un altro punto critico sollevato da Draghi riguarda le imminenti misure protezionistiche degli Stati Uniti. “Nei prossimi mesi, l’UE dovrà affrontare i dazi imposti dalla nuova amministrazione statunitense, che ostacoleranno il nostro accesso al mercato di esportazione principale“, ha avvertito. Oltre a ciò, l’aumento dei dazi americani sulla Cina rischia di dirottare la sovraccapacità produttiva cinese verso l’Europa, danneggiando ulteriormente le imprese del continente.

L’intelligenza artificiale e il rischio di rimanere indietro

Draghi ha poi affrontato il tema dell’innovazione tecnologica, evidenziando i pericoli di un’eccessiva lentezza nella transizione digitale. “Ogni giorno di ritardo accumulato nell’intelligenza artificiale rende più difficile recuperare il gap con le potenze globali“, ha sottolineato, evidenziando che i costi di formazione dei modelli AI si sono ridotti drasticamente, ma l’Europa è ancora indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina.

Riforme energetiche e industriali per una UE più competitiva

Nel suo discorso, Draghi ha anche parlato della necessità di una riforma del mercato energetico per garantire prezzi più competitivi e favorire lo sviluppo di tecnologie avanzate. “Dobbiamo ridurre il costo dell’energia per evitare che le nostre industrie rimangano indietro rispetto alla concorrenza internazionale“, ha affermato, proponendo soluzioni come investimenti nelle infrastrutture, acquisti centralizzati di gas naturale e maggiore trasparenza nel commercio energetico.

Parallelamente, ha esortato l’Europa ad abbattere le barriere interne al mercato, standardizzando e armonizzando le normative nazionali per facilitare la crescita delle imprese. “L’UE ha il potenziale per operare su larga scala, ma le barriere interne equivalgono a una tariffa nascosta che ostacola la competitività“, ha detto Draghi, sottolineando come le regolamentazioni eccessivamente precauzionali abbiano spesso penalizzato l’innovazione.

Difesa Europea: un urgente bisogno di cooperazione

Un altro tema cruciale toccato da Draghi riguarda la sicurezza e la difesa europea. “Anche se collettivamente l’UE è il terzo maggiore investitore in spesa militare, la nostra capacità produttiva non sarebbe sufficiente in caso di aumento delle esigenze difensive“, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un sistema di difesa più integrato e interoperabile.

“Non si può dire no a tutto, bisogna agire”

In chiusura, Draghi ha lanciato un appello diretto alle istituzioni europee:Non possiamo limitarci a dire no a tutto. Se vogliamo mantenere i valori fondamentali dell’UE, dobbiamo agire ora e con determinazione“. Ha quindi ribadito l’importanza di un’azione decisa per garantire la sicurezza, l’innovazione e la competitività dell’Europa in un contesto globale che rischia di divenire sempre più instabile.

Mario Draghi lancia un allarme all'Ue: "L'Europa agisca come un unico stato per affrontare le sfide mondiali, è rischio senza un piano comune"

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