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“Mantova ti culla”, il benvenuto della città ai nuovi nati

Una Baby Bag e una serie di omaggi anche per i genitori

“Mantova ti culla”, il benvenuto della città ai nuovi nati.

Dal 2009 il Comune di Mantova, con il progetto Baby Bag – “Mantova ti culla”, intende sostenere la natalità regalando ai nuovi nati e alle loro famiglie un vero e proprio kit di benvenuto contenuto in un sacchetto di tessuto progettato per poter essere utilizzato in seguito al Nido e alla Scuola dell’Infanzia come borsa porta indumenti; i genitori all’interno trovano: un opuscolo informativo relativo ai servizi della città (tradotto anche in inglese), un libro-giocattolo, un bavaglino, un biberon, lavette, un cucchiaio in silicone utile allo svezzamento, un porta ciuccio in cotone.

La Baby Bag

Inoltre, ogni famiglia, residente presso il Comune di Mantova, alla nascita del figlio e riceve:

  • all’atto in cui viene resa la dichiarazione di nascita presso i Servizi Demografici del Comune, un buono (riportante tutte le indicazioni per prenotare) per una visita ostetrica domiciliare gratuita, da attivare entro i primi 40 giorni dalla nascita, a cura delle ostetriche dell’Associazione La Tela di Mamata specializzate nella continuità dell’assistenza e accompagnamento del puerperio a domicilio;
  • direttamente a casa, a circa un mese dalla nascita del figlio, un coupon per il ritiro della Baby Bag presso le farmacie del Comune di Mantova;

Due nuovi omaggi

 Con l’obiettivo di far crescere il progetto, dal 2023 il progetto Baby Bag – “Mantova ti culla” si è arricchito con altri due omaggi alle famiglie della città;

  • un buono pari a 50 euro per l’acquisto, in un’unica soluzione, di prodotti per la prima infanzia da utilizzare presso le Farmacie Mantovane: Farmacia Gramsci, in piazzale Gramsci 10, oppure Farmacia Due Pini, in viale Pompilio 30.
  • un’esperienza culturale dal titolo “Nati al Museo”: un ciclo di sei incontri a misura di famiglia presso Palazzo Te. Tra le opere d’arte della collezione “Arnoldo Mondadori” i genitori, insieme ai loro bambini, hanno l’opportunità di partecipare ad uno spazio di accoglienza parentale, di benessere e di condivisione di storie. Gli incontri sono tenuti da Elisa Goffredi, ostetrica dell’Associazione La Tela di Mamata, e Melania Longo, mediatrice del patrimonio culturale.

Dall’avvio di questa iniziativa a sostegno della genitorialità al 30 giugno di quest’anno, sono state 1342 le famiglie mantovane che hanno potuto beneficiare di queste opportunità.

In continua evoluzione

Le attività promosse e gli omaggi dedicati ai nuovi nati hanno riscontrato un positivo successo tra le famiglie neocostituite in quanto rappresentano una forma di sostegno e supporto concreto in un momento così speciale e delicato come la nascita di un figlio.

 “Il progetto “Baby Bag Mantova ti culla” – ha detto l’assessore alle Politiche per la Famiglia e la Genitorialità Chiara Sortino – è in continua evoluzione e si pone come obiettivo generale la promozione di nuove forme di orientamento e di supporto a tutti i neogenitori, incentivando una nuova socialità attraverso l’utilizzo, da parte delle famiglie, delle risorse che la città offre”. 

Punto di forza dell’iniziativa è stato in questi anni il coinvolgimento di tanti stakeholder del territorio. “Fin dal principio – ha proseguito – abbiamo cercato di coinvolgere sempre più le realtà locali e auspichiamo la più ampia partecipazione a sostegno dell’iniziativa. il Comune di Mantova è al fianco dei genitori dal primo istante, perché crescere il futuro rappresenta un dono che le famiglie fanno a tutta la comunità e come amministratori abbiamo il dovere di accogliere i nuovi nati e custodire con cura e attenzione il valore che ciascun bimbo porta con sè”. 

La crisi della natalità

Rispetto al tema della denatalità Sortino ha aggiunto che sicuramente in Italia c’è una scarsa attenzione al problema, per anni non è stato considerato una priorità né sono stati attuati interventi sistematici e interdisciplinari.

“Siamo abbastanza in ritardo rispetto ad altri Paesi – spiega l’assessore – perché probabilmente non si è avvertita l’urgenza del problema, si è pensato che forse la situazione poteva sanarsi da sola o si è pensato di compensare il numero dei pochi nati in Italia con un arricchimento da parte dei bambini provenienti da altri Paesi. La realtà dei fatti, invece, è che i tassi di natalità sono sempre più bassi. Sicuramente c’è stata una riduzione delle nascite in tanti Paesi e non solo europei, però l’Italia è in una condizione di particolare sofferenza. Nel nostro piccolo, a Mantova, stiamo lavorando mettendo i bambini al centro delle nostre scelte progettuali e programmatiche, la loro cura deve essere sempre più al centro dell’organizzazione sociale.

“Serve un sempre più significativo investimento sulle politiche per le famiglie e l’infanzia – conclude Sortino -, dalle misure come quella dei nidi gratis di cui Mantova è stata città pilota in Italia, alle azioni e interventi strutturali che favoriscono un’armonizzazione tra i tempi della famiglia e del lavoro. Ritengo inoltre che sia importante lavorare a livello culturale, promuovendo una nuova mentalità sul ruolo dell’uomo e della donna, sui compiti di cura ed educativi”.

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