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Manovra 2025: Bonus e incentivi dalla natalità all’edilizia – Le novità

Giorgia Meloni: "seria e di buon senso". La Legge di Bilancio 2025 introduce tagli al cuneo fiscale, incentivi per le famiglie e nuove misure per la sanità, con un focus su natalità, riforma IRPEF e investimenti nel Sud.

Manovra 2025: Bonus e incentivi dalla natalità all’edilizia – Le novità.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema della Legge di Bilancio 2025, introducendo una serie di misure che spaziano dal sostegno alla natalità fino agli incentivi per l’edilizia. Tra le conferme troviamo il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote Irpef e il rafforzamento dei fondi per la sanità, mentre nuovi interventi sono previsti per supportare famiglie, giovani, e imprese. Ecco i punti principali.

Taglio del cuneo fiscale e Aliquote Irpef

Uno dei capisaldi della Manovra è la conferma del taglio del cuneo fiscale, che diventa strutturale. Il beneficio riguarda i redditi fino a 35.000 euro, con un potenziale ulteriore vantaggio fino a 40.000 euro, evitando così bruschi scalini contributivi. L’Irpef, nel 2025, sarà suddivisa in tre aliquote: 23%, 35%, e 43%. Il governo punta anche a ridurre ulteriormente l’aliquota intermedia, scendendo dal 35% al 33% per i redditi fino a 50.000 euro.

Misure per la natalità

Per sostenere le famiglie, la Manovra introduce la “Carta per i Nuovi Nati”, che assegna 1.000 euro ai genitori con un ISEE fino a 40.000 euro per le spese legate ai figli appena nati. Questa misura si aggiunge all’ampliamento del bonus asilo nido e alla decisione di escludere l’assegno unico dal calcolo dell’ISEE. Inoltre, si rafforzano i benefici per le mamme lavoratrici, estendendo la decontribuzione anche alle lavoratrici autonome con due o più figli.

Detrazioni Fiscali e Quoziente Familiare

Le detrazioni fiscali saranno ricalibrate in base al numero di componenti della famiglia, un primo passo verso l’introduzione del “quoziente familiare”, che adegua gli sconti fiscali alla composizione del nucleo familiare. È anche in discussione una riduzione della soglia di reddito per l’accesso alle detrazioni del 19%, attualmente fissata a 120.000 euro.

Giancarlo Giorgetti - Ministro dell'economia e delle finanze
Giancarlo Giorgetti – Ministro dell’economia e delle finanze

Bonus Ristrutturazioni

Per il settore dell’edilizia, la Manovra prevede una proroga del “bonus ristrutturazioni al 50%” per le prime case, evitando che l’agevolazione scenda al 36% a partire dal 2025 come previsto dalle normative vigenti. Questa proroga rappresenta un’opportunità significativa per chi intende effettuare lavori di manutenzione o miglioramento della propria abitazione principale.

Fringe benefit e incentivi al lavoro

I fringe benefit aziendali vengono confermati, con importi maggiorati per i lavoratori neoassunti che decidono di trasferirsi a oltre 100 km dalla loro residenza. Il governo punta a sostenere anche l’occupazione giovanile e femminile, specialmente nel Mezzogiorno, con incentivi per le assunzioni che si estenderanno anche al biennio 2026-2027. Inoltre, viene confermata la tassazione agevolata al 5% sui premi di produttività.

Pensioni e Bonus Maroni

Non ci sarà una riforma strutturale delle pensioni, ma la Manovra conferma la piena indicizzazione degli assegni rispetto all’inflazione e prevede un aumento delle pensioni minime. Si rafforza il “bonus Maroni”, che incentiva i lavoratori prossimi alla pensione a rimanere in servizio oltre i requisiti minimi di età e contribuzione. Inoltre, si valuta l’introduzione di misure per incentivare la previdenza complementare.

Fondi per la Sanità

Uno dei settori che riceverà maggiori risorse è la sanità. Il governo ha destinato fondi extra, che arriveranno grazie a un contributo di solidarietà imposto alle banche e alle assicurazioni. Nel biennio 2025-2026, il fondo sanitario nazionale sarà incrementato, raggiungendo 140 miliardi di euro entro il 2026. Questi fondi serviranno a finanziare, tra le altre cose, un piano triennale per l’assunzione di medici e infermieri e il rinnovo dei contratti nel settore pubblico sanitario.

Il contributo delle Banche

Per finanziare le misure previste dalla Legge di Bilancio, una parte significativa delle risorse verrà dalle banche e dalle assicurazioni, che dovranno versare un “contributo di solidarietà”. Si tratta di circa 2,5 miliardi provenienti dalle banche e un miliardo dalle assicurazioni, tramite l’imposta di bollo su alcune polizze. Questo contributo sostituirà l’ipotesi di un aumento dell’Ires o dell’Irap.

Spending Review

Per contenere le spese e finanziare ulteriori misure, la Manovra prevede una “spending review” che richiederà ai ministeri di tagliare il 5% delle proprie spese. Tuttavia, enti locali e comuni dovrebbero essere esclusi da questi tagli, con un risparmio stimato di circa 3 miliardi di euro.

Manovra 2025: Bonus e Incentivi dalla Natalità all’Edilizia – Le Novità

Critiche e commenti politici

La Manovra ha ricevuto reazioni contrastanti. La premier Giorgia Meloni ha descritto la legge come “seria e di buon senso”, sottolineando l’attenzione ai redditi bassi, alle famiglie numerose e alle mamme lavoratrici. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha evidenziato come le banche e le assicurazioni faranno i sacrifici necessari per evitare l’aumento delle tasse su famiglie e imprese. Tuttavia, le opposizioni, guidate dal PD e dal Movimento 5 Stelle, hanno criticato le misure sui contributi delle banche, definendole un “prestito temporaneo”, e hanno lamentato risorse insufficienti per il settore sanitario.

La Manovra 2025 si presenta come un piano ambizioso, orientato a sostenere le famiglie, incentivare l’occupazione e promuovere il settore edilizio, pur mantenendo sotto controllo i conti pubblici. Tuttavia, alcune misure, come quelle legate al contributo delle banche e all’incremento delle risorse sanitarie, potrebbero accendere ulteriori dibattiti nei prossimi mesi.

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