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Liguria: aumentano le assunzioni nel 2022: +8,7% sul 2021 e +7,8% sul 2019 prima della pandemia e crescono i contratti a tempo indeterminato

Il presidente Toti si è espresso al riguardo: “Grande impulso dato dalle nostre politiche occupazionali”

Liguria: aumentano le assunzioni nel 2022: +8,7% sul 2021 e +7,8% sul 2019 prima della pandemia e crescono i contratti a tempo indeterminato.

Nel 2022 si è verificato un aumento significativo di contratti di assunzione, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti in Liguria: 339.822, per un totale di 190.805 domiciliati in regione.

I dati sono raccolti dall’annuale “Nota di sintesi sull’andamento andamento del mercato del lavoro in Liguria” sulla base delle comunicazioni obbligatorie elaborato dall’Osservatorio del mercato del lavoro di Alfa.
Dalla Nota si evince come la crescita si sia rivelata consistente non solo rispetto al 2021 (+8,7% pari a 15.253 unità) ma anche rispetto al 2019, l’anno precedente all’inizio della pandemia (+7,8% pari a +13.796 unità). Nonostante l’aumento più rilevante sia quello riguardante i contratti di apprendistato (+12,7%, +1.336 unità), decisivo è stato anche il dato relativo al tempo indeterminato (+12%, +3.889 unità) che ha superato il tempo determinato (+9,3%, +7.966 unità). Da segnalare il fatto che nel 2022 le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato sono state 17.787, in crescita del 52,4% rispetto al 2021 (+6.116 unità) e del 5,1% rispetto al 2019 (+858 unità).
Relativamente al genere e all’età, gli avviati al lavoro sono cresciuti del 9,1% tra le donne (+7.743 unità) e dell’8,3% tra gli uomini (+7.510 unità) nel 2022 rispetto al 2021 . Sono aumentati inoltre in tutte le classi di età, in particolare negli under 19 (+24,6%, +2.629 unità) e negli over 55 anni (+11,9%, +2.644 unità).
Infine, per quel che riguarda il settore di attività, anche nel 2022 hanno prevalso gli avviati nel terziario (pari a 158.666 unità, + 11,4% sul 2021). All’interno di questo settore il 26,2% degli avviati è nel turismo (41.535 unità, +18,8%) e l’11,9% nel commercio (18.831 unità, 11,2%).
Stessa percentuale di crescita (11,4%) anche nell’industria (28.345 addetti, +2.904 unità rispetto al 2021). Resta impercettibile la diminuzione nell’agricoltura: 6.157 addetti a fine 2022, appena 16 in meno rispetto all’anno precedente.
In merito a tali dati il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha dichiarato:
“Un’altra importante conferma del funzionamento delle nostre politiche per rendere più competitivo ed attrattivo il mercato del lavoro nella nostra regione. I dati molto positivi del 2022, riferiti non solo al 2021 ma anche all’epoca pre-Covid, ci dicono che il mercato del lavoro in Liguria, malgrado i problemi economici dovuti alla guerra in Ucraina e alle tensioni geopolitiche internazionali, sta crescendo per quantità e qualità dell’occupazione. Ora il nostro obiettivo è di continuare anche per il 2023 sulla strada tracciata in questi anni di riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, andando a rafforzare la nostra governance basata sul dialogo e la collaborazione tra imprese, scuole e formazione professionale, anche attraverso il ruolo di organo facilitatore svolto dai nostri centri per l’impiego che stanno diventando un modello nazionale per l’erogazione dei servizi al lavoro”.

“Questo aumento generale è presumibilmente dovuto al fatto che, dopo le difficoltà causate dalla pandemia che nel 2020 e nel 2021 hanno rallentato le scelte delle imprese – afferma l’assessore al Lavoro e alle Politiche Occupazionali Augusto Sartori – nel 2022, nonostante la guerra in Ucraina che ha inciso e che incide sui costi delle materie prime sia ancora in corso, si è avuta una crescita delle offerte di lavoro da parte di aziende e privati soprattutto nel turismo per le abolizioni delle restrizioni. Anche le politiche occupazionali messe in atto dalla Regione Liguria, in primis il programma Gol, hanno agevolato senza dubbio questo slancio”.

Liguria: aumentano le assunzioni nel 2022: +8,7% sul 2021 e +7,8% sul 2019 prima della pandemia e crescono i contratti a tempo indeterminato

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