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Le opposizioni chiedono a Salvini di rispondere al più presto alla loro richiesta di un’informativa sul naufragio a Cutro, continua la battaglia politica

Salvini: «Io faccio battaglia politica sulle idee, sulla riforma della giustizia, sugli appalti, sulla scuola, sulla riforma della strada a cui sto lavorando.

Le opposizioni chiedono a Salvini di rispondere al più presto alla loro richiesta di un’informativa sul naufragio a Cutro, continua la battaglia politica.

Nella giornata di oggi e domani, rispettivamente 7 e 8 marzo 2023, il Ministro dell’Interno Piantedosi dovrebbe riferire alla Camera e al Senato sul naufragio della nave dei migranti a Cutro in Calabria.
La conferma dell’informativa del ministro dell’Interno dell’8 marzo in Senato, giunge dalla conferenza dei capigruppo di palazzo madama.
Le opposizioni compatte in Senato, intanto, chiedono al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini di rispondere al più presto alla loro richiesta di un’informativa sul naufragio.
«È grave che Salvini non abbia ancora risposto alla richiesta del Parlamento di venire in Aula a riferire sui fatti di Crotone». – dice Barbara Floridia, presidente di M5s – «La sua presenza era stata chiesta da tutte le opposizioni, M5s in primis, perché vogliamo chiarezza».
Le fa eco la capogruppo di Azione Italia viva, Raffaella Paita: «Abbiamo fatto presente che se l’8 marzo, data dell’informativa di Piantedosi, non dovesse esserci già anche la data di un’informativa del ministro Salvini sarà un problema».
«Insieme non verranno» – prosegue Paita – «ma separatamente secondo me è doveroso, perché la competenza della guardia costiera è del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in maniera inequivocabile, quindi ci vuole Piantedosi, ma ci vuole anche Salvini».
Sulla stessa linea Peppe De Cristofaro, che afferma: «Giudicheremmo in maniera molto negativa se il ministro Salvini non facesse un’informativa».
Incalza anche la vicepresidente del Pd, Beatrice Lorenzin, «Ci aspettiamo una risposta sulla presenza del ministro competente. E’ importante che venga informato il Senato di entrambi gli aspetti sia di quelli di competenza del ministro degli Interni che di quelli del ministero delle Infrastrutture. Vogliamo avere indicazioni chiare del calendario».
Risponde così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: «Quando un delinquente stipa su un barcone 200 persone a cui vengono chiesti fra i 7 mila e i 9 mila dollari, questo è, queste sono le cifre. Barcone che naviga 4 giorni che viene visto la sera del sabato come in buono stato galleggiamento non da Salvini o il cugino di Salvini ma dalla Frontex quindi se uno manco si fida di Frontex chiudiamo baracca e baracchini».
Continua Salvini – «Quando la Guardia Costiera esce rischiando la vita allertata del disastro avvenuto, che nessuna richiesta di soccorso è arrivata in precedenza, nonostante questo si riesce a far polemica politica sulla pelle di questi 66 morti, io li non ci arrivo. Io faccio battaglia politica sulle idee, sulla riforma della giustizia, sugli appalti, sulla scuola, sulla riforma della strada a cui sto lavorando. Io politica sulla pelle degli altri non la faccio e quindi posso solo pregare e lavorare per evitare queste partenze che spesso sono morti annunciati e posso solo difendere l’onore, il sacrificio e la rispettabilità dei 10.200 uomini e donne che indossano la divisa da guardia costiera e per missione e non per stipendio salvano vite. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire».

Matteo Salvini

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