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La Lombardia è zona arancione, da domani regione lascia l’area rossa

La Lombardia è zona arancione, da domani regione lascia l’area rossa. Dopo una giornata di accuse reciproche tra Governo e Regione, il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha annunciato che sta per firmare l’ordinanza per il passaggio della Lombardia in zona arancione, da domenica 24 gennaio.

Tutti i negozi restano aperti. Riaprono i centri estetici, gli alunni delle medie tornano tra i banchi, come quelli delle superiori, con frequenza al 50- 75%.

Ecco le regole in vigore da domani:

  • è vietata la circolazione dalle 22 alle 5;
  • non si può uscire dal proprio comune, salvo comprovati e giustificati motivi
  • i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi;
  • i negozi sono aperti;
  • bar e ristoranti sono chiusi; è consentito l’asporto fino alle 22;
  • il trasporto pubblico ha una capienza del 50%;
  • piscine, palestre, cinema e teatri sono chiusi;
  • i musei sono chiusi;
  • la didattica nelle scuole superiore è in presenza dal 50 al 75%.

Spostamenti

In zona arancione dal 16 gennaio al 5 marzo 2021 è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate:

  • Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro;
  • resta in vigore anche il cosiddetto “coprifuoco”: dalle ore 22.00 alle 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • È sempre consentito raggiungere un comune diverso per fare la spesa
  • per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
  •  a chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

L’autocertificazione (scaricabile qui) valida è quella pubblicata sul sito del ministero dell’Interno. Per le domande e le varie indicazioni è possibile consultare le Faq a questo link.

Dalla relazione dell’Istituto superiore di sanità di ieri: “Il 20 gennaio 2021, la Regione Lombardia ha inviato come di consueto l’aggiornamento del suo database. Si constata una rettifica dei dati relativi anche alla settimana 4-10 gennaio 2020 (quella decisiva per la zona rossa, ndr), che riguarda il numero di casi in cui viene riportata una “data di inizio sintomi”. “Per cui viene data una indicazione di stato clinico laddove prima era assente”. La Lombardia compila quindi  “il 20 gennaio quel campo e così il numero di casi passa da 14180 a 4918 e cambia il calcolo dell’Rt.“

Fontana attraverso il proprio profilo Facebook di oggi: “La Lombardia passa in zona arancio, è ufficiale. Negozi aperti. Da lunedì scuole medie e superiori in presenza. La sola presentazione del ricorso al Tar del Lazio contro decisioni inique, tutte romane, ha contribuito a raggiungere il risultato. Ai professionisti della mistificazione, ribadisco ancora una volta che i ‘dati richiesti’ alla Lombardia sono sempre stati forniti con puntualità e secondo i parametri standard. A Roma dovrebbe chiedersi come mai Regione Lombardia abbia dovuto segnalare il ‘mal funzionamento’ dell’algoritmo che determina l’Rt dell’ISS. Chi, invece, sostiene il contrario lo dimostri con atti concreti e non manipolando la realtà a uso propagandistico contro la Lombardia.”
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