Israele chiede un cessate il fuoco di due mesi per il rilascio degli ostaggi

Israele chiede un cessate il fuoco di due mesi per il rilascio degli ostaggi.

Israele ha consegnato ad Hamas, tramite i mediatori dell’Egitto e del Qatar, una proposta che include fino a due mesi di pausa nei combattimenti nell’ambito di un accordo in più fasi che includerebbe il rilascio dei restanti ostaggi a Gaza. Lo riporta Axios citando alcune fonti locali.

I familiari degli ostaggi tenuti a Gaza dal 7 ottobre hanno fatto irruzione e interrotto una riunione della commissione finanziaria presso la Knesset a Gerusalemme. Riuniti oggi davanti al parlamento israeliano per chiedere nuove elezioni e il rilascio degli ostaggi, i manifestanti avevano in precedenza bloccato l’ingresso del parlamento, facendo scattare l’intervento della polizia.

Nelle stesse ore, l’esercito israeliano ha stretto d’assedio l’edificio centrale della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis (a sud di Gaza) e ha di fatto paralizzato tutte le sue attività, incluse quelle della unità di ambulanze. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa secondo cui carri armati circondano l’edificio e tiratori scelti sono appostati sui tetti di edifici vicini. Fonti locali aggiungono che nelle immediate vicinanze dell’edificio (alto otto piani) ci sono migliaia di sfollati, che non possono più spostarsi in alcuna direzione.

L’ospedale Nasser di Khan Yunis, che è stato circondato da mezzi blindati israeliani, è stato usato da Hamas per fini militari. Lo ha affermato la televisione pubblica Kan.

Intanto gli Usa e la Gran Bretagna hanno condotto nuovi attacchi aerei e missilistici su larga scala contro le strutture dei ribelli Houthi nello Yemen, in risposta ai loro raid contro le navi nel Mar Rosso. Lo riferiscono media Usa, citando fonti dei due Paesi.

Tutto questo mentre il premier israeliano Netanyahu ribadisce che in futuro non ci sarà alcuno Stato palestinese. La linea del primo ministro è che la Striscia debba essere «smilitarizzata» e «restare sotto il pieno controllo israeliano».