Israele attacca l’Iran con i droni, Teheran minimizza
Il regime iraniano non pianifica ritorsioni immediate
Israele attacca l’Iran con i droni, Teheran minimizza.
Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran, in risposta al lancio di droni iraniani sul territorio israeliano e nel giorno del compleanno della Guida suprema Ali Khamenei.
Nella notte sono state segnalate esplosioni nei pressi di Esfahan, dove è stata colpita una base aerea militare. Gli Usa hanno fatto sapere di non aver autorizzato Tel Aviv. Israele, dal canto suo, aveva preavvisato gli Stati Uniti dell’imminente raid, assicurando che non avrebbe colpito i siti nucleari. L’Aiea ha infatti confermato l’assenza di danni alle strutture.
L’attacco è stato dunque “limitato”: in tutto sono stati abbattuti tre droni sopra Esfahan. Teheran ha però successivamente ridimensionato il raid: «Assurdo attribuire l’attacco a Israele, ma non ci sarà una risposta». Secondo fonti iraniane, il raid sarebbe stato effettuato «con piccoli droni, forse da dentro il Paese. I micro veicoli aerei sono stati abbattuti senza fare vittime o danni». L’allarme è terminato dopo poco meno di tre ore: l’Iran ha riaperto lo spazio aereo e sono ripresi i voli dall’aeroporto di Teheran.
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha spiegato che «i media filo-israeliani hanno tentato di rendere una vittoria il loro fallimento ed esagerare la questione». Poi ha ammonito che l’Iran è pronto a colpire duramente «il regime di Israele se commettesse ancora una volta un grave errore».
Da parte sua, il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa al termine del G7 di Capri conferma, sull’attacco israeliano, che gli Usa «non sono coinvolti in alcuna operazione offensiva». «Quello che posso dire è che stiamo lavorando alla de-escalation. Non voglio dire altro, non siamo stati coinvolti», ha aggiunto.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato che «tutti gli italiani che vivono in Iran sono al sicuro».
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