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In Lombardia la Psico-Oncologia nel SSR. Spelzini (Lega): “Un supporto fondamentale per pazienti e famiglie”.

La Psico-Oncologia nel SSR. Votata a maggioranza la mozione dell’Intergruppo regionale. Spelzini (Lega): “Un supporto fondamentale per pazienti e famiglie”

In Lombardia la Psico-Oncologia nel SSR. Spelzini (Lega): “Un supporto fondamentale per pazienti e famiglie”.

Sanità. La Psico-Oncologia nel SSR. Votata a maggioranza la mozione dell’Intergruppo regionale.

È stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale lombardo, una mozione che rappresenta un importante passo in avanti verso la cura dei pazienti oncologici. Il provvedimento, infatti, presentato dall’intergruppo regionale “Insieme contro il cancro”, impegna la Giunta a prevedere dei percorsi di formazione specialistica in Psico-Oncologia clinica e a sviluppare un percorso di Psico-Oncologia all’interno dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) oncologici elaborati dalle aziende sanitarie.

In Lombardia la Psico-Oncologia nel SSR. Spelzini (Lega): “Un supporto fondamentale per pazienti e famiglie”.

“Nello specifico – spiega il consigliere della Lega Gigliola Spelzini, coordinatrice dell’Intergruppo regionale, – questo percorso all’interno dei PDTA, dovrà prevedere tutte quelle attività in grado di supportare i pazienti e le loro famiglie, al fine di poter affrontare nel miglior modo possibile la malattia, costruendo anche una rete di supporto che si prenda cura di ogni aspetto della vita dei pazienti oncologici. Si tratta di aspetti fondamentali come, ad esempio: la modalità più adatta in cui comunicare a paziente e familiari la malattia stessa, in modo particolare se sono coinvolti dei minori; l’attuazione di interventi di psicoterapia breve e interventi di psico-oncologia per i familiari; l’organizzazione di percorsi motivazionali per favorire l’aderenza terapeutica; l’insegnamento di tecniche per la gestione delle emozioni e di rilassamento; interventi finalizzati all’elaborazione del lutto; la formazione e supervisione dell’equipe oncologica ed onco-ematologica a sostegno degli operatori anche volontari”.

“Il tumore – sottolinea ancora Spelzini – non solo colpisce i pazienti fisicamente, ma intacca in profondità anche la loro sfera emotiva, psicologica e sociale coinvolgendo inevitabilmente anche gli affetti famigliari. La diagnosi di una malattia porta con sé una serie di emozioni difficili da gestire: paura, ansia, rabbia, depressione, senso di isolamento e, spesso, uno stigma che il paziente e i familiari faticano a superare. Ecco perché la psico – oncologia deve essere a tutti gli effetti parte integrante del percorso di cura del paziente da affiancare ai trattamenti farmacologici.

Promuovere la psico-oncologia – conclude Spelzini – significa migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie e offrire loro anche la possibilità di affrontare la malattia con una forza e una serenità maggiori”.

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