Il Ministro della Giustizia Nordio: “toghe non critichino leggi, politica abbassi toni”
Il Ministro della Giustizia Nordio: “toghe non critichino leggi, politica abbassi toni”.
Durante il convegno per i 60 anni di Magistratura Democratica a Roma, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha richiamato la necessità di un dialogo costruttivo tra politica e magistratura. Nordio ha sottolineato che, sebbene il governo accolga le critiche tecniche, auspica che in futuro vi siano meno interventi della magistratura sulle scelte politiche delle leggi già approvate. Allo stesso modo, ha invitato la politica ad abbassare i toni nei confronti delle sentenze, difendendo l’indipendenza della magistratura e affermando che le riforme costituzionali sono un mandato del governo e del parlamento.
Nordio ha enfatizzato che i magistrati sono chiamati ad applicare le leggi e ha ricordato che le riforme attuali puntano a garantire “l’assoluta indipendenza e autonomia” della magistratura. Tuttavia, ha anche fatto un appello a limitare le critiche alle leggi in termini di contenuto politico una volta approvate, ritenendo necessario mantenere un equilibrio tra critica tecnica e rispetto dell’azione legislativa del Parlamento.
Sul fronte opposto, Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, ha risposto alle critiche e alle accuse rivolte ai giudici come “toghe rosse”, definendo tale etichetta preoccupante per la democrazia. Albano ha sostenuto che i giudici applicano la Costituzione e le normative europee e che i ricorsi alla Corte di Giustizia sono parte del normale operato su temi regolati dal diritto UE, come l’asilo. Ha inoltre espresso il proprio rifiuto di personalizzare il dibattito, accusando il governo di voler creare uno scontro in cui non intende coinvolgersi.
Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso dure critiche nei confronti della magistratura, dichiarando che i giudici che “stravolgono” e “boicottano” le leggi dovrebbero dimettersi e fare politica, accusandoli di avere un orientamento comunista. La replica di Salvini ha acceso ulteriormente il dibattito, con una card pubblicata sui social in cui riaffermava la sua posizione.
In risposta alle dichiarazioni di Salvini, Stefano Musolino, segretario generale di Magistratura Democratica, ha espresso la speranza che prevalga l’approccio di Nordio e non quello di Salvini, invitandolo a superare quella che ha definito “grettezza istituzionale” e ad adottare un atteggiamento più collaborativo nei confronti delle istituzioni. Musolino ha elogiato Nordio come promotore di un dialogo istituzionale costruttivo, auspicando che la sua linea diventi prevalente.
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