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Il decreto legge “migranti” approvato dal Consiglio dei Ministri, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

“Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”

Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri.

Il decreto legge sul tema migranti è stato emanato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha autorizzato la presentazione alle Camere del relativo disegno di legge di conversione.
“Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”, questo il titolo del provvedimento che è stato pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
Il dl approvato giovedì nel Cdm di Cutro, si compone di 12 articoli, divisi in due capi: “Disposizioni in materia di flussi di ingresso legale e permanenza dei lavoratori stranieri” e “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”.
Il provvedimento contiene anche le altre misure già illustrate giovedì, dal decreto flussi che diventa triennale all’inasprimento per le pene per gli scafisti, dalla stretta sulla gestione dei centri per migranti al potenziamento della rete dei Centri per il rimpatrio.
Tra le varie norme, spicca la revoca della protezione speciale per i vincoli familiari del richiedente asilo.
All’articolo 7, il decreto cancella l’impossibilità di espellere una persona “qualora esistano fondati motivi di ritenere che l’allontanamento dal territorio nazionale comporti una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare”.
Il Presidente del Consiglio, attesa a Montecitorio il 15 marzo per il Question time, nel decreto contro l’immigrazione clandestina, già promulgato dal Capo dello Stato sintetizza in un Tweet le misure più importanti.
Pene fino a 30 anni per gli scafisti”, “procedure semplificate per le espulsioni”, “gestione ordinata dei flussi regolari”. Inoltre nel post si legge “il decreto legge approvato in Consiglio dei Ministri ribadisce la nostra determinazione nello sconfiggere i trafficanti di esseri umani, combattere l’immigrazione illegale, fermare le morti in mare”.
Prima di Giorgia Meloni anche il vice premier -leader della Lega- Matteo Salvini aveva commentato la normativa “pene fino a 30 anni per gli scafisti di morte, cooperazione con i Paesi di partenza per fermare flussi illegali, strutture più efficienti, maggiore protezione per i profughi veri, espulsioni rapide per chi non può stare in Italia”.
Nella maggioranza si continua ad insistere sulla compattezza del Governo per la linea dura contro gli scafisti e migranti clandestini.
All’interno della coalizione “si procede con grande affiatamento” fa notare il Ministro delle imprese , Adolfo Urso e aggiunge “Conte faceva i provvedimenti salvo intesa, Draghi dei provvedimenti che poi spesso nel Consiglio dei Ministri alcuni Ministri non votarono o si astenevano. Qui abbiamo un Governo finalmente compatto”.
Ma anche le opposizioni si presentano compatte nell’attaccare il nuovo decreto.
Conte, per i 5 Stelle, dice “ suggerisco alla Presidente Meloni di vedere un estratto della sua conferenza di Cutro. Si renderebbe conto che non sono le richieste o i chiarimenti, ma, la sua confusione ad offuscare l’immagine del nostro Paese”.
Dal PD Gianni Cuperlo: “ non riesce a salvare una barca con oltre 100 persone arenate a riva” -dice- “ma pensa di poter arrestare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”.
Per Calenda, Terzo Polo: “qualcosa non va, nessuno ha spiegato quello che è successo a Cutro”.

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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