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Hezbollah: «Non vogliamo l’estensione del conflitto»

La Jihad islamica ha diffuso sui social un video dell'ostaggio Elad Katzir

Hezbollah: «Non vogliamo l’estensione del conflitto».

Continua senza sosta la guerra in Medioriente. Il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha affermato che il movimento filo-iraniano libanese non vuole l’allargamento del conflitto, ma soltanto che Israele cessi i suoi attacchi. Parlando alla folla durante le esequie di un combattente ucciso nel sud del Libano, Raad ha affermato che «se Israele vuole espandere il conflitto, noi andremo fino alla fine. Non temiamo le loro minacce».

Daniel Hagari, portavoce militare d’Israele, ha detto al New York Times che il suo Paese è entrato in una «nuova fase» nella guerra ingaggiata a Gaza contro Hamas. «È iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti», caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, ha precisato Hagari a poche ore dall’arrivo in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Intanto la Jihad islamica ha diffuso sui social un video dell’ostaggio Elad Katzir, 47 anni, rapito il 7 ottobre nel kibbutz di Nir Oz. Sua madre Hanna è stata successivamente liberata. Il fratello di Elad, Rami, era stato ucciso durante il maxi attacco di Hamas.

«Le guerre moderne non si svolgono più solo su campi di battaglia delimitati, né riguardano solamente i soldati. In un contesto in cui sembra non essere osservato più il discernimento tra obiettivi militari e civili, non c’è conflitto che non finisca in qualche modo per colpire indiscriminatamente la popolazione civile», ha denunciato Papa Francesco nell’udienza al Corpo diplomatico di questa mattina.

Intanto, in vista della visita in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato in un’intervista al Wall Street Journal che le forze israeliane si stanno spostando da quella che ha definito «l’intensa fase di manovra della guerra» verso «diversi tipi di operazioni speciali». E ha avvertito che Israele «non abbandonerà il suo obiettivo di distruggere Hamas, ponendo fine al suo controllo su Gaza e liberando gli ostaggi che restano nelle mani dei fondamentalisti».

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