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Governo Italiano approva la Riforma delle Concessioni Balneari: proroga fino al 2027

Il Consiglio dei Ministri vara il decreto legge "salva infrazioni", estendendo le concessioni balneari esistenti fino al settembre 2027 e stabilendo nuove regole per le future concessioni. Una decisione che chiude un contenzioso con l'UE e agevola la chiusura di 16 procedure di infrazione.

Governo Italiano approva la Riforma delle Concessioni Balneari: proroga fino al 2027.

Il governo italiano ha approvato la riforma delle concessioni balneari, prorogando la validità delle concessioni esistenti fino a settembre 2027. Questa decisione è parte del decreto legge “salva infrazioni”, che ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri. Il nuovo decreto mira a chiudere un contenzioso aperto da anni e a trovare un equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e la tutela dei diritti degli attuali concessionari. La riforma prevede che le gare per le nuove concessioni si svolgano entro giugno 2027.

La durata delle nuove concessioni varierà da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, permettendo ai concessionari di ammortizzare gli investimenti effettuati. La riforma include anche l’assunzione dei lavoratori impiegati nelle concessioni precedenti, se questi ricevevano da tali attività la principale fonte di reddito. Inoltre, il concessionario uscente riceverà un indennizzo dal concessionario subentrante per i beni ammortizzabili non ancora ammortizzati e per gli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Il valore degli investimenti sarà determinato da una perizia tecnica da definire entro il 31 marzo 2025.

Uno degli elementi chiave della riforma è la valorizzazione dell’esperienza dei concessionari precedenti. Sarà infatti considerato un vantaggio competitivo l’aver posseduto, nei cinque anni precedenti, una concessione balneare come fonte di reddito prevalente. Questo criterio, aggiunto all’ultimo momento su richiesta delle associazioni di categoria, non era presente nella bozza originale ma è stato inserito nel provvedimento finale.

Il decreto agevola anche la chiusura di 16 infrazioni europee e un caso EU Pilot pendenti contro l’Italia. Queste infrazioni riguardano, oltre alle concessioni balneari, la sicurezza delle gallerie stradali della rete transeuropea (TEN-T), i lavoratori stagionali di Paesi terzi, il diritto d’autore e le misure per migliorare la qualità dell’aria. In almeno sei casi, le nuove norme potrebbero portare a un’archiviazione immediata delle infrazioni, mentre in altri undici casi rappresentano un passo essenziale per una rapida chiusura. Con queste modifiche, l’Italia potrebbe raggiungere il numero minimo storico di procedure di infrazione pendenti, allineandosi così alla media europea.

La Commissione Europea ha accolto positivamente la decisione italiana, definendola una soluzione comune e costruttiva nel rispetto del diritto dell’UE. La Commissione ha dichiarato che continuerà a monitorare l’attuazione delle nuove norme per garantire che le gare e i rinnovi delle concessioni esistenti avvengano entro i tempi concordati.

Infine, la riforma della rete dei carburanti, prevista inizialmente nello stesso Consiglio dei Ministri, è stata rinviata per ulteriori approfondimenti, secondo fonti della maggioranza.

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