Governo: il 28 settembre firma del Patto antinflazione. Previste ulteriori misure a sostegno alle famiglie

Governo: il 28 settembre firma del Patto antinflazione. Previste ulteriori misure a sostegno alle famiglie

In agenda la sigla per il Patto antinflazione, prevista per il 28 settembre 2023. Presenti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il ministro delle Imprese Adolfo Urso, insieme alle associazioni della distribuzione, del commercio e dell’industria.
Il 28 settembre alle 15.00 a Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, sigleranno il patto sul trimestre antinflazione. Saranno presenti e sigleranno il patto, anche le associazioni della distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo.

Nel patto sono previsti una serie di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati. Saranno i supermercati a decidere i prodotti da scontare. “Il paniere tricolore sarà davvero tale, tutti insieme, uniti e in campo. Un colpo definitivo contro l’inflazione” ha dichiarato A. Urso in conclusione dell’incontro avvenuto con le associazioni Unione Italiana Food, Centromarca, Federalimentare e Ibc che hanno aderito all’accordo. Le associazioni della distribuzione, del commercio e dell’industria hanno presentato una lettera di intenti.

La lettera, accolta dal ministero, le impegna a predisporre una valutazione in merito ad eventuali iniziative di politica commerciale, in particolare si chiede di “valutare, nel rispetto della libera concorrenza e della strategia di ciascuna impresa e su base volontaria, di sviluppare iniziative di politica commerciale tese a contrastare l’inflazione” sui prodotti individuati.

Le associazioni dell’artigianato Confartigianato, Cna e Casartigiani hanno confermato la loro adesione al ministero. Previsto anche un ulteriore decreto-legge per misure di sostegno alle famiglie, posta l’attenzione sul caro-carburante. Il segretario della Cisl Luigi Sbarra, riferendosi al patto antinflazione precisa “Serve una governance più partecipata”.
Paolo Capone, segretario generale Ugil, esprime supporto per l’iniziativa dichiarando “Il taglio del cuneo fiscale, ci ha detto il governo, dovrebbe entrare nella legge finanziaria”.