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Giuseppe Sala ricorda il significato della liberazione dal nazifascimo: “Milano è risorta, è risorta l’Italia”

Tajani:" Rappresento il governo ed è giusto rendere omaggio al martirio di tanti eroi, vittime della furia nazifascista"

Giuseppe Sala ricorda il significato della liberazione dal nazifascimo: “Milano è risorta, è risorta l’Italia”

Alla vigilia del 25 aprile il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato il significato della liberazione dal nazifascismo come un momento in cui “Milano è risorta, è risorta l’Italia ed è risorta l’intera Europa”, come ha raccontato nel suo podcast quotidiano Buongiorno Milano dedicato alle celebrazioni di domani.

“Questo è un punto a cui tengo molto, la liberazione dall’orrore nazifascista fu certamente un nuovo inizio per Milano e per il Paese ma si pose come origine del processo di unità dell’intero continente europeo – ha aggiunto -. E’ questo lo spazio minimo in cui pensarci oggi, milanesi, italiani, europei contemporaneamente ed indissolubilmente. Le libertà che ci sono state garantite dalle nostre madri e dai nostri padri, costruite pazientemente e non senza contraddizioni fino a oggi, e tutt’ora da realizzare in forma compiuta, prendono vita in uno spazio continentale che ne fa il motore propulsore per l’allargamento dei diritti e la messa a quadro dei doveri. Con tutte le pecche che si possono attribuire alla composizione di una somma di nazioni tanto diverse, se andiamo a vedere i valori fondamentali dello spazio europeo noi troveremo la traduzione contemporanea di quelle spinte alla libertà e alla democrazia che fanno il 25 aprile”.

“Noi oggi dobbiamo chiederci questo: se crediamo o no di avere costruito in questi 78 anni e se vogliamo continuare a costruire uno spazio continentale di diritti, doveri, regole, libero e democratico, cooperando tutti insieme – ha proseguito il sindaco -. Uno spazio in cui abbiano diritto di esistenza le politiche per l’ambiente, che è così tanto messo in pericolo da noi stessi, le garanzie per un lavoro giusto e diffuso, per il welfare, la sanità, l’educazione, il diritto alla casa, l’unione in famiglia a partire dall’amore e non dal genere”.

“Questo spazio non può essere solo nazionale, questa dimensione è insufficiente di fronte a queste enormi sfide, si tratta di questioni continentali che addirittura riguardano l’intero pianeta – ha concluso -. Sono le sfide della nostra contemporaneità, di quella storia europea che è sempre contemporanea. E’ il presente e il futuro del 25 aprile

“Rappresento il governo ed è giusto rendere omaggio al martirio di tanti eroi, vittime della furia nazifascista”, così inizia l’intervento del ministro degli Esteri, che poi ha voluto confermare la sua presenza alle fosse Ardeatine nella giornata di domani. Subito dopo ha voluto ricordare il discorso che Silvio Berlusconi tenne nel 2009 a Onna, facendo segnare un vero e proprio “punto di svolta” nel dibattito sul fascismo.

Parole che, per il capo della diplomazia italiana, hanno chiuso il dibattito una volta per tutte.

Giuseppe Sala ricorda il significato della liberazione dal nazifascimo: "Milano è risorta, è risorta l'Italia"

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