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Giornata Ricerca, Fontana e F. Sala: Covid non ferma nostri scienziati

Candidature a premio ‘Lombardia è Ricerca’ aperte sino al 9 marzo 2021, annullata cerimonia al Teatro alla Scala

Milano, 08 Novembre 2020 – Saranno aperte fino al 9 marzo 2021 le candidature al Premio ‘Lombardia è Ricerca’.  A causa della pandemia, non si terrà oggi – come avviene l’8 novembre di ogni anno – la tradizionale premiazione al Teatro alla Scala di Milano. Evento in cui viene assegnato il riconoscimento da 1 milione di euro a donne e uomini di scienza che si sono distinti per l’elevato valore delle loro scoperte. Una sorta di ‘Nobel’ della Lombardia.

Candidature ‘globali’ per fondi da investire in Lombardia

Per ‘Lombardia è ricerca’ potranno essere candidate scoperte provenienti da ogni parte del mondo a patto che i fondi vinti con il premio siano investiti in Lombardia in collaborazione con uno centro di ricerca locale per lo sviluppo della scoperta. La Giornata della Ricerca di Regione Lombardia, giunta alla sua quarta edizione, è stata ricordata in un video girato nel teatro milanese dal presidente della Giunta regionale Attilio Fontana e dal vicepresidente Fabrizio Sala.

Presidente Fontana: la ricerca in Lombardia e nel mondo non si ferma

“La cerimonia di assegnazione del Premio ‘Lombardia è ricerca’ – sottolinea il presidente Fontana nel video – quest’anno non si terrà. Abbiamo comunque voluto essere qui, al teatro alla Scala, per lanciare un messaggio: nonostante l’epidemia, i nostri scienziati hanno continuato a lavorare e la ricerca non si è mai fermata. Così come continua il nostro Premio, da più parti ritenuto di levatura internazionale”.

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Vicepresidente Sala:  investiamo nel futuro per renderlo concreto

“Negli anni questo Premio ha significato cercare l’eccellenza. E investire nel futuro, per renderlo concreto” ha aggiunto il vicepresidente Fabrizio Sala. “Il nostro obiettivo – ha detto ancora – è rafforzare la competitività scientifica della nostra Regione. Inoltre, contribuire a creare nuove opportunità di studio e di lavoro per i nostri ricercatori. A loro un grazie immenso per non essersi mai fermati, anche in questi mesi così difficili”

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