Farnesina: «Francesco Flauto rientrerà presto in Italia».
Tornerà presto in Italia Francesco Flauto, originario di Battipaglia, condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione in Romania con l’accusa di traffico di stupefacenti e detenzione di droga, dove sconterà il resto della sua pena. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato.
A seguito della pronuncia definitiva, il 14 febbraio scorso, Flauto è stato trasferito dal penitenziario di Constanta-Poarta Alba al carcere di Bucarest-Rahova per l’esecuzione della pena. Successivamente, l’uomo ha presentato formale istanza per richiedere il trasferimento in Italia per scontare il resto della pena.
L’Ambasciata d’Italia a Bucarest, in stretto coordinamento con la Farnesina, ha fin da subito seguito il caso, fornendo la necessaria assistenza, attraverso frequenti visite consolari anche del Capo Missione, e sensibilizzando in più occasioni le Autorità locali sulla sua condizione sanitaria, sul rispetto degli standard europei in materia di condizioni detentive e sull’aspettativa che le Autorità romene dessero una rapida autorizzazione al trasferimento in Italia del Signor Flauto.
Nel corso della sua missione a Bucarest del 6 e 7 marzo, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, aveva sollecitato la sua omologa, Luminița Odobescu, e la Ministra della Giustizia rumena, Alina Gorghiu, affinché il trattamento penitenziario fosse in linea con gli standard europei e si potesse favorire il trasferimento in Italia
Anche grazie all’opera di sensibilizzazione dell’Ambasciata, le Autorità romene hanno considerato favorevolmente l’istanza presentata da Flauto: il 14 luglio scorso, il suo legale ha confermato all’Ambasciata che la Corte di Appello in Italia ha riconosciuto la sentenza romena il 12 luglio. Sarà necessario adempiere ad alcuni passaggi fra i rispettivi Ministeri della Giustizia e dell’Interno dei due Paesi, dopodiché le Autorità romene potranno organizzare il trasferimento di Flauto in accordo con le Autorità italiane.
“L’Ambasciata a Bucarest, in stretto raccordo con l’Unità Tutela Connazionali della Farnesina, continuerà a seguire con la massima attenzione la vicenda, prestando al connazionale la necessaria assistenza consolare per favorirne il celere trasferimento in Italia.”
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