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Elezioni comunali 2025, il centrosinistra conquista Genova e conferma Ravenna: Salis e Barattoni eletti al primo turno

Silvia Salis nuova sindaca di Genova con il 51,48%, Alessandro Barattoni trionfa a Ravenna con oltre il 58%. Centrosinistra avanti anche a Taranto e Matera, che vanno al ballottaggio. Affluenza stabile al 56,29%.

Elezioni comunali 2025, il centrosinistra conquista Genova e conferma Ravenna: Salis e Barattoni eletti al primo turno.

Silvia Salis nuova sindaca di Genova con il 51,48%, Alessandro Barattoni trionfa a Ravenna con oltre il 58%. Centrosinistra avanti anche a Taranto e Matera, che vanno al ballottaggio. Affluenza stabile al 56,29%.

Il centrosinistra torna a guidare Genova dopo sette anni di centrodestra: Silvia Salis, candidata del “campo largo” formato da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e liste civiche, è la nuova sindaca con il 51,48% dei voti, battendo al primo turno Pietro Piciocchi, candidato della coalizione di centrodestra, fermo al 44,20%. Una vittoria netta che, oltre al significato locale, assume una forte valenza politica nazionale. Salis diventa così la prima sindaca della storia della città.

La conferma ufficiale è arrivata in tarda notte, al termine dello scrutinio nelle 653 sezioni del capoluogo ligure. Hanno votato 249.115 cittadini, pari a un’affluenza del 56,29%, in linea con la precedente tornata elettorale. I voti validi sono stati 242.260, con 2.207 schede bianche e 4.569 nulle.

Salis: “Uniti si vince. Dedico la vittoria a mio padre”

Emozionata, Salis ha dedicato la vittoria al padre, scomparso all’inizio della campagna elettorale, e ha parlato di una “vittoria collettiva”, frutto della capacità del centrosinistra di presentarsi unito. “Quando il campo progressista è coeso, la destra non regge il confronto”, ha detto durante la conferenza stampa. Ha anche ricevuto una telefonata di congratulazioni dallo sfidante Piciocchi, che ha ammesso la sconfitta riconoscendo: “Lasciamo Genova meglio di come l’abbiamo trovata nel 2017”.

Centrosinistra a valanga anche a Ravenna

Il centrosinistra ha vinto con largo margine anche a Ravenna, dove Alessandro Barattoni è stato eletto sindaco con il 58,15% dei consensi (35.759 voti). Il suo principale avversario, Nicola Grandi – sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla civica “Viva Ravenna” – si è fermato al 25,05% (15.405 voti), mentre la Lega, che correva da sola con Alvaro Ancisi, ha ottenuto appena il 6%.

Ballottaggi decisivi a Taranto e Matera

Nei restanti due capoluoghi al voto, Taranto e Matera, si andrà al ballottaggio. A Taranto, il candidato del centrosinistra Piero Bitetti ha superato il 35% e sfiderà uno tra Luca Lazzaro (centrodestra) e il civico Francesco Tacente, entrambi sopra il 20%. A Matera, Roberto Cifarelli del Pd ha superato il 40% e se la vedrà con Antonio Nicoletti, sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia, che ha ottenuto il 37%.

La lettura politica: il ritorno del “campo largo”

La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha esultato per “due straordinarie vittorie” e ha sottolineato come “il centrosinistra vince quando è unito”, rivendicando anche una crescita di otto punti del Pd rispetto alle precedenti elezioni. Anche Giuseppe Conte ha parlato di un “modello vincente” fondato su progetti inclusivi e nati dal basso. Diversa l’impostazione di Italia Viva, con Matteo Renzi che ha lanciato una frecciata a Conte: “Quando non ci sono veti, si vince”.

Il centrodestra, per parte sua, minimizza la portata dei risultati. “Non si può dare una lettura nazionale a questa tornata amministrativa”, ha dichiarato Giovanni Donzelli (FdI), mentre Carlo Calenda (Azione) ha rilanciato sul profilo riformista dei candidati come chiave per costruire consenso.

Affluenza stabile e occhi puntati sul futuro

Nei 126 comuni chiamati al voto (117 nelle regioni a statuto ordinario e 9 commissariati in Sicilia), l’affluenza media si è attestata al 56,29%, praticamente identica a quella dell’ultima tornata (56,32%). Un dato considerato incoraggiante in vista dei referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno, che saranno validi solo con la partecipazione di almeno il 50% degli elettori.

Le amministrative segnano un ritorno del centrosinistra in un capoluogo strategico come Genova e una solida conferma a Ravenna. Il dato politico più rilevante è l’efficacia del campo largo: quando Pd, M5S e civiche si presentano compatti, il centrodestra arranca. Ma la battaglia non è chiusa: i ballottaggi di Taranto e Matera saranno il prossimo banco di prova per le alleanze e le strategie in vista delle sfide future, a cominciare dalle politiche del 2027.

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