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Dopo Expo: un chilometro in cerca di autore

Del dopo Expo si è parlato ancora prima del suo inizio: con lo scetticismo che contraddistingue gran parte delle speranze degli italiani, abbiamo pensato che l’area sarebbe stata abbandonata, sprecata o utilizzata per qualche speculazione.

Da parte delle istituzioni e di alcune società sono state lanciate alcune proposte ed idee. A febbraio 2016 si parlava di quattro progetti differenti ma integrati tra loro: su metà dell’area una città della scienza; una parte dedicata agli uffici dell’Agenzia del Territorio; circa 100.000 mq per alcune strutture dell’Università Statale e un’altra parte occupata da un polo tecnologico proposto da Assolombarda. Un mix di funzioni circondato dal verde: l’obiettivo era quello di mantenere il 57% dell’area senza cemento.

Oggi il post Expo sembra intrecciarsi al post Brexit: l’obiettivo è aggiudicarsi agenzie europee oggi ospitate a Londra e multinazionali che potrebbero lasciare la capitale britannica per cercare una nuova sede all’interno dell’Unione Europea.

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Nasce dunque una nuova partnership tra istituzioni e sistema imprenditoriale territoriale, di cui faranno parte Comune, Regione, Arexpo (la società che gestisce i terreni Expo 2015), Università Statale, Camera di Commercio di Milano, Assolombarda, Confindustria Lombardia e Confcommercio, che intende sostenere la candidatura dell’area Expo a sede dell’Ema, Agenzia europea del farmaco, e dell’Autorità bancaria europea (Eba).

Il nuovo Sindaco Sala, che ha recentemente avuto un colloquio con il primo cittadino londinese Sadiq Khan, ha già manifestato la volontà di istituire una zona tax free, su modelli già esistenti in Olanda ad esempio, che incentivi multinazionali, start up e centri di ricerca a collocarsi nell’area milanese. Secondo le stime della Camera di Commercio sarà possibile attivare in Lombardia investimenti per 5 miliardi da parte delle multinazionali.

Nel frattempo, il 25 maggio, Expo ha riaperto con l’Esposizione della Triennale, eventi, dj set, spettacoli, artisti di strada, che per ora scacciano lo spettro della cattedrale nel deserto.

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