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Def: bocciato lo scostamento di bilancio con 195 sì, 105 astensioni e 19 no

Giorgia Meloni:" E' stato un brutto scivolone ma non un segnale politico"

Def: bocciato lo scostamento di bilancio con 195 sì,105 astensioni e 19 no

Si torna in Parlamento per esaminare la nuova relazione al Def sullo scostamento di bilancio da 3,4 miliardi di euro. Dopo che ieri la Camera ha respinto la risoluzione di maggioranza, il testo sarà di nuovo all’esame di Montecitorio in mattinata. Il Senato è stato invece convocato per le 14.

Si inizierà con le dichiarazioni di voto in diretta televisiva, poi si passerà al voto del Def e dello scostamento. C’è tensione tra le file della maggioranza per quanto successo. Perché fosse approvata, la risoluzione doveva passare con almeno 201 voti a favore. Ne sono mancati sei, mentre gli assenti in aula del centrodestra erano 25.

Era necessaria la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea: il testo è stato bocciato con 195 sì, 105 astensioni e 19 no.

“È stato un brutto scivolone ma non un segnale politico”, ha detto a caldo la premier Giorgia Meloni, che ha ricevuto la notizia mentre era impegnata a Londra nel bilaterale con Rishi Sunak.
A seguito di quanto avvenuto, si è tenuta una riunione-lampo del Consiglio dei ministri: il governo non ha modificato il Def ma solamente approvato una nuova relazione. L’esame delle Camere andrà completato entro domani, sabato 29 aprile.

Subito sono insorte le opposizioni. “Meloni vada subito al Quirinale”, è la posizione dei Cinque Stelle. “È successo un fatto molto grave, in un caso potrebbe essere una imperdonabile sciatteria, oppure per le divisioni che già ci sono nella maggioranza, sono mancati i numeri per l’approvazione dello scostamento di bilancio al Def. È il segnale di quanto questa maggioranza che si diceva pronta a guidare gli italiani e le italiane così pronta dimostra di non essere”, ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein.

Ma dalla premier arrivano rassicurazioni: “Sul Def manterremo i nostri impegni nei tempi prefissati, continuando a lavorare per poter dare soluzioni concrete agli italiani”, ha scritto su Twitter Meloni. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si dice “assolutamente consapevole dell’importanza di quanto accaduto, del voto quando si chiede uno scostamento”. Giorgetti ha poi chiamato le Camere ad agire “con responsabilità”, sottolineando come “tutti i documenti redatti da questo governo hanno avuto parere favorevole della Commissione Ue”. Interpellato se confermasse di aver sentito Bruxelles, Giorgetti ha confermato: “L’abbiamo sentita”.
“Il primo Def del Governo conferma una politica economica inadeguata, non ci sono strumenti che consentono ai salari di reggere quest’inflazione, non ci sono novità né sul Pnrr né sullo sviluppo. Ci sono tagli alla sanità e sulla scuola che combatteremo. Non faremo sconti in Parlamento né su Def né su altri provvedimenti economici”, così Francesco Boccia del Pd durante la discussione in Aula sul Def.

L’Aula della Camera esaminerà nuovamente il Def questa mattina a partire dalle ore 9. Le dichiarazioni di voto, in diretta tv, saranno dalle ore 10. Il voto sulle risoluzioni dovrebbe arrivare intorno alle ore 11.30: lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Def: bocciato lo scostamento di bilancio con 195 sì, 105 astensioni e 19 no

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