Il Presidente della Repubblica “firma con riserva” il decreto proposto dal Governo Meloni.
Il Capo dello Stato Sergio Matterella nella giornata di ieri – 24 febbraio 2023- promulga il Decreto Milleproroghe – Decreto legge emanato dal Governo ogni anno. Con questo provvedimento si prorogano scadenze o l’entrata in vigore di nuove disposizioni, il cui mancato rispetto potrebbe provocare problemi per cittadini, imprese e istituzioni- richiamando l’attenzione del Governo sui balneari.
Legge di conversione del decreto-legge del 29 dicembre 2022 n.198, recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi (il Milleproroghe)”, che lo correda con una lettera di ben cinque pagine inviata a Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera dei Deputati – Lorenzo Fontana- e Senato– Ignazio La Russa– in cui chiede all’esecutivo e al Parlamento di « correggere a breve» il provvedimento.
Nell’ampia nota il Presidente boccia la “natura disomogenea” del provvedimento e loda l’iniziativa di Giorgia Meloni contro l’abuso della decretazione d’urgenza. Non nasconde le perplessità sulle proroghe delle concessioni balneari , già materia di pronunciamenti a livello Europeo con la Direttiva Bolkestein e a livello nazionale con la sentenza del Consiglio di Stato del 2021.
«Il rinvio di un anno della messa in gara delle concessioni demaniali previsto dal Milleproroghe», conclude il Quirinale,« rischia di far saltare gli impegni assunti dall’Italia in termini di apertura al mercato nel contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Per non far decadere altre norme contenute nel decreto, il Capo dello Stato, ha preferito non avvalersi della prerogativa costituzionale di chiedere alle Camere una nuova deliberazione. Ha accettato di firmarlo così com’è, chiedendo a breve ulteriori e indispensabili iniziative di Governo e Parlamento .
Il Capo dello Stato, quindi, decide di promulgarlo per non far saltare tutti i provvedimenti contenuti, che avrebbe portato a innumerevoli problemi anche a causa della retroattività.
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