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Decreto migranti: in fase di approvazione l’ultimo provvedimento in materia di migrazione

Dopo il decreto Cutro e il provvedimento per l’estensione dei tempi di soggiorno nei Cpr, il governo sta lavorando per l’approvazione di un decreto aggiornato ed indicante le linee guida per l’espulsione ed il reingresso di uno straniero ritenuto potenzialmente pericoloso per la “sicurezza pubblica”.

Decreto migranti: in arrivo l’ultimo provvedimento in materia di migrazione 

Dopo il decreto Cutro, a poche settimane dal provvedimento per l’estensione dei tempi di soggiorno nei Cpr, il governo sta lavorando per l’approvazione di un decreto aggiornato ed indicante le linee guida per l’espulsione ed il reingresso di uno straniero ritenuto potenzialmente pericoloso per la “sicurezza pubblica”.
Il tema migrazione è stato focus di lavoro delle ultime settimane. L’ultimo provvedimento riguarda il decreto migranti, attualmente in fase di approvazione, che è stato focus di lavoro durante il Consiglio dei ministri. In quest’ultimo provvedimento viene trattato il tema delle espulsioni, con specifiche riguardo alle clausole e condizioni che permetteranno al procuratore di poter agire in tal senso. Approfondito, inoltre, il tema della presenza della Guardia costiera negli hotspot.

Per quanto riguarda le espulsioni, queste saranno più facili “per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato”. Centrale nel decreto il fenomeno dei minori non accompagnati. Definito le linee guida per il fenomeno dei falsi minorenni. Inoltre, per chi ha tra i 16 ed i 18 anni previsto impiego della Guardia costiera negli hotspot, 400 militari in più a presidio delle principali stazioni ferroviarie italiane. Il nuovo decreto è il terzo provvedimento, dopo il Decreto Cutro ed il recente decreto di estensione dei tempi di trattenimento nei Cpr. La bozza presentava 13 articoli.

Centrale il tema dell’espulsione che “può essere disposta per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato dal ministro dell’Interno” dopo comunicazione al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Prevista la possibilità di negare il reingresso all’espulso se sussistono condizioni di grave pericolo per l’ordine pubblico o per la sicurezza pubblica. Il decreto prevede il potenziamento dei controlli per il visto di ingresso in Italia. Impegnati 5mila militari nelle città per la sorveglianza. Previsto uno stanziamento di 20 milioni di euro annui per Polizia e Vigili del fuoco, connessi all’emergenze susseguitosi sul territorio nell’ultimo anno.

Decreto migranti: in fase di approvazione l’ultimo provvedimento in materia di migrazione

 

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