Cybersicurezza nella Pubblica Amministrazione: via al vademecum con 12 regole per i dipendenti
Approvato in Consiglio dei Ministri il vademecum per la cybersicurezza nella Pubblica Amministrazione: 12 regole per formare i dipendenti e prevenire gli attacchi informatici.
Cybersicurezza nella PA: approvato il vademecum con 12 regole per ambienti digitali più sicuri
ROMA, 22 luglio 2025 – Dodici regole pratiche per responsabilizzare i dipendenti pubblici e rendere gli ambienti digitali della Pubblica Amministrazione più sicuri ed efficienti. È questo l’obiettivo del vademecum sulla cyber hygiene, approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.
Il documento nasce in risposta a un contesto sempre più vulnerabile e interconnesso, segnato da una forte crescita degli attacchi informatici, soprattutto verso le infrastrutture pubbliche.
Oltre 750 attacchi nel 2024: la PA sotto pressione
Nel solo 2024 sono stati registrati 756 attacchi cyber contro le istituzioni pubbliche italiane, un numero più che raddoppiato rispetto al 2023. Secondo i dati forniti, oltre il 50% di questi eventi ha origine da errori umani, a testimonianza di quanto la formazione e la consapevolezza del personale siano oggi elementi cruciali per la difesa delle infrastrutture digitali.
«Non basta una struttura digitale avanzata», ha dichiarato Zangrillo. «Serve definire regole, comportamenti e promuovere una vera cultura della cybersicurezza».
Un vademecum per cambiare abitudini digitali nella PA
Il vademecum sulla cybersicurezza propone 12 regole essenziali, semplici ma incisive, che ogni dipendente pubblico dovrà seguire. Tra queste:
- Uso corretto delle credenziali di accesso, con l’obbligo di password robuste, univoche e aggiornate.
- Attivazione dell’autenticazione a più fattori (MFA).
- Comportamenti sicuri nell’uso di software e intelligenza artificiale.
- Evitare le reti Wi-Fi pubbliche non protette.
- Corretta gestione della casella e-mail istituzionale.
Il vademecum si configura così come uno strumento di educazione quotidiana alla sicurezza, pensato non solo per prevenire i rischi ma per favorire l’efficienza dei servizi digitali erogati da enti e uffici pubblici.
Diffusione capillare e formazione continua
Per garantire una diffusione omogenea in tutte le amministrazioni, il vademecum sarà pubblicato:
- sui siti istituzionali della Funzione Pubblica e dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN);
- sulla piattaforma NoiPA del MEF, utilizzata dai dipendenti per la gestione amministrativa;
- sul portale Syllabus, dove saranno disponibili pillole video formative relative alle 12 regole.
In parallelo, è prevista la realizzazione di uno spot informativo a cura del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
Una rete di competenze per la sicurezza nazionale
Il ministro Zangrillo ha inoltre annunciato che il prossimo incontro della comunità di pratica dei responsabili delle risorse umane e della formazione, da lui istituita, sarà dedicato proprio alla cybersicurezza nella PA.
«Abbiamo il dovere di coinvolgere tutti i livelli dell’amministrazione pubblica in un percorso di consapevolezza digitale. Solo così possiamo difendere le reti e rafforzare i servizi rivolti a cittadini e imprese», ha concluso il ministro.
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