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Cremlino: «Negoziati di pace con Kiev? Mancano le basi»

Aiuti Usa per l’Ucraina rinviati a gennaio

Cremlino: «Negoziati di pace con Kiev? Mancano le basi».

«Crediamo che il tema dei negoziati» di pace con l’Ucraina «sia adesso irrilevante e abbiamo ripetutamente affermato che non esiste alcuna base o fondamento per questi negoziati». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dalle agenzie Tass e Interfax.

«Non ci sono i prerequisiti per tali negoziati poiché l’Ucraina ha lasciato il tavolo delle trattative su insistenza del Regno Unito», ha aggiunto Peskov, definendo «assurdo» il piano di pace in 10 punti di Kiev, che chiede il ritiro delle truppe russe dai territori ucraini occupati nell’invasione iniziata nel febbraio del 2022.

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che «il regime di Kiev ha apertamente intrapreso la strada dei metodi terroristici, anzi, del terrorismo di Stato con il sostegno diretto dei servizi segreti stranieri».

Intanto Kiev potrebbe abbassare l’età di leva e reclutare militari a partire dai 25 anni e non più dai 27 anni. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la conferenza stampa di fine anno. «Non permetterò di reclutare le donne», ha dichiarato il presidente, rispondendo ad una domanda in merito alla nuova legge sulla mobilitazione. Il Parlamento monocamerale ucraino ha già approvato la legge sull’abbassamento dell’età di leva militare in prima lettura, ma il progetto deve ancora essere firmato da Zelensky.

Nelle stesse ore, i leader democratici e repubblicani del Senato americano hanno dichiarato che Washington non potrà approvare nuovi aiuti per l’Ucraina prima della fine dell’anno, con le due parti che continuano a cercare un compromesso. Una decisione definitiva arriverà a gennaio.

Tutto questo mentre le forze russe nei territori occupati dell’Ucraina continuano ad arruolare sotto ricatto civili ucraini, obbligandoli a combattere contro l’esercito della nazione in cui si riconoscono. I russi starebbero arruolando anche civili in detenzione. Lo scrive in un comunicato l’organizzazione umanitaria per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw). “Le autorità russe apertamente e illegalmente obbligano gli uomini nelle aree dell’Ucraina occupate a combattere contro il loro Paese”, scrive Hugh Williamson, direttore di Hrw per l’Europa e l’Asia centrale.

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