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Consiglio Ue, Orban blocca l’intesa su 50 miliardi di aiuti a Kiev

Macron: «Ci aspettiamo che Orban si comporti da europeo»

Consiglio Ue, Orban blocca l’intesa su 50 miliardi di aiuti a Kiev.

Una seconda giornata molto lunga al Consiglio europeo di Bruxelles, dove i lavori sono iniziati con il primo ministro ungherese Viktor Orban che ha bloccato 50 miliardi di euro di aiuti europei per Kiev.

Tutto questo, dopo il via libera all’apertura ai negoziati di adesione dell’Ucraina nell’Unione, giunto all’unanimità – Orban è stato “convinto” a lasciare la riunione al momento del voto – nelle scorse ore.

Il premier ungherese, per dare via libera al pacchetto di aiuti per l’Ucraina, ha messo in campo il suo “ricatto”, rivendicando tutti i fondi europei destinati a Budapest e bloccati a causa delle violazioni dello Stato di diritto. «Ho sempre detto che se qualcuno vuole modificare il bilancio, allora è una grande opportunità per l’Ungheria per chiarire che deve ottenere ciò a cui ha diritto. Non la metà, o un quarto», ha dichiarato Orban.

Il Cremlino non ha esitato ad esprimere la sua in merito alla posizione del leader europeo notoriamente più vicino alle posizioni di Putin: «L’Ungheria è un Paese sufficientemente indipendente per difendere i suoi interessi».

Sulla revisione del bilancio Ue «ci aspettiamo che Orban si comporti da europeo». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue. L’Eliseo ha anche auspicato che nei prossimi giorni possa essere trovata un’intesa per varare il Patto sull’immigrazione.

«Il bilancio del consiglio europeo è in chiaro e scuro, sono molto soddisfatta per l’allargamento con un obiettivo che molti di noi consideravano difficile. Non si è trovata soluzione per il bilancio anche se secondo me la soluzione è alla portata». Così la premier Giorgia Meloni al termine del Consiglio europeo.

L’accordo sulla revisione del bilancio Ue «è stato sostenuto da 26 Stati membri. Torneremo dunque sulla questione all’inizio del prossimo anno e tenteremo di trovare l’unanimità», ha dichiarato il Presidente del Consiglio europeo Michel. E ha aggiunto: «Abbiamo però lanciato un messaggio potente sull’allargamento: è stato un giorno storico».

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