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Consiglio dei Ministri: si dichiara lo stato di emergenza nazionale a causa dell’eccessivo incremento dei flussi migratori

Delineate anche le sanzioni per chi distrugge, disperde, deteriora e imbratta beni culturali o paesaggistici

Consiglio dei Ministri: si dichiara lo stato di emergenza nazionale a causa dell’eccessivo incremento dei flussi migratori

Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, martedì 11 aprile, alle ore 16.22 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Il Consiglio, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha approvato il Documento di Economia e Finanze (DEF) 2023, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n.196).

Il documento delinea i tre principali obiettivi programmatici della politica economica e di bilancio del Governo per il medio termine: la rinuncia graduale ad alcune delle misure straordinarie di politica fiscale attuate negli scorsi tre anni e l’individuazione di nuovi interventi a sostegno dei soggetti più vulnerabili e per il rilancio dell’economia, la riduzione graduale, ma in misura sostenuta nel tempo del deficit e del debito della pubblica amministrazione in rapporto al PIL. Il Governo conferma gli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL già dichiarati a novembre nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB) e il sostegno alla ripresa dell’economia italiana volto a conseguire tassi di crescita del PIL e del benessere economico dei cittadini più elevati di quelli registrati nei due decenni scorsi.
Nel breve termine si opererà per sostenere la ripartenza della crescita segnalata negli ultimi dati, nonché per il contenimento dell’inflazione.

Il mantenimento dell’obiettivo di deficit esistente (4,5%) permetterà di introdurre, con un provvedimento di prossima adozione, un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi di oltre 3 miliardi a valere sul periodo maggio-dicembre di quest’anno.
Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato -il Consiglio dei Ministri- un disegno di legge che introduce interventi a sostegno della competitività dei capitali.
Il testo costituisce una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l’azionatario della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali.
Il disegno legge semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di “piccole e medie imprese” emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500milioni a un miliardo di euro.

Inoltre, riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.

Inoltre, su proposta del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, si approva un disegno di legge che introduce disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici.
Oltre alle sanzioni penali già previste, il testo introduce per chi distrugge, disperde, deteriora o rende in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui, una sanzione amministrativa compresa tra 20.000 e 60.000 euro.
Per chi deturpa, imbratta o destina i beni culturali a un uso pregiudizievole o incompatibile con il loro carattere storico o artistico, la sanzione sarà compresa tra 10.000 e 40.000 euro. I proventi saranno dovuti al Ministero della Cultura, affinchè siano impiegati prioritariamente al ripristino dei beni danneggiati.

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato i dati presentati dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in relazione al forte incremento dei flussi migratori verso l’Italia registrato nell’anno in corso, che sta determinando situazioni di gravissimo sovraffollamento nei centri di prima accoglienza, e in particolare, presso l’hotspot di Lampedusa, e alle previsioni di un ulteriore incremento delle partenze nei prossimi mesi.

Da tali dati prosegue la necessità di provvedere con urgenza all’attuazione di misure straordinarie per decongestionare l’hotspot di Lampedusa e per realizzare nuove strutture, adeguate sia alle esigenze di accoglienza sia a quelle di riconoscimento e rimpatri dei migranti che non hanno i requisiti per la permanenza sul territorio nazionale.
Per tali motivi si è dichiarato lo stato di emergenza sull’intero territorio nazionale, per sei mesi, in relazione all’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.

Consiglio dei Ministri: si dichiara lo stato di emergenza nazionale a causa dell'eccessivo incremento dei flussi migratori

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