Consiglio dei Ministri: dal Testo Unico finanziario alla transizione verde, un pacchetto di riforme tra economia, ambiente e cultura.
Dal nuovo Testo Unico sulla Finanza alla lotta al greenwashing, fino ai riconoscimenti culturali ad Alba e Pistoia: tutte le misure approvate dal Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2025.
Consiglio dei Ministri: dal Testo Unico finanziario alla transizione verde, un pacchetto di riforme tra economia, ambiente e cultura.
Roma, 5 novembre 2025 — Palazzo Chigi. Il Consiglio dei Ministri, riunitosi sotto la presidenza di Giorgia Meloni, ha approvato una serie di provvedimenti che spaziano dall’adeguamento del Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria alla tutela ambientale, fino a iniziative culturali e nuove dichiarazioni di stato d’emergenza. Una seduta densa di misure che testimonia la volontà del Governo di coniugare crescita economica, sostenibilità e valorizzazione del territorio.
Riforma del Testo Unico sulla intermediazione finanziaria
Su proposta del ministro per gli Affari europei Tommaso Foti e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Cdm ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo di adeguamento del Testo Unico della Finanza (TUF) ai più recenti regolamenti e direttive europee.
L’obiettivo è migliorare l’efficienza dei mercati regolamentati dell’Unione Europea, rafforzando la cooperazione tra autorità di vigilanza e disciplinando la gestione delle crisi dei depositari centrali. Si tratta di un passaggio tecnico ma cruciale per rendere il sistema finanziario italiano più coerente con il quadro normativo comunitario e per garantire maggiore stabilità in caso di tensioni di mercato.
Transizione verde e lotta al greenwashing
Altro provvedimento di rilievo riguarda l’attuazione della direttiva (UE) 2024/825, che punta a responsabilizzare i consumatori nella transizione ecologica.
Il decreto, proposto dai ministri Foti e Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), introduce strumenti per combattere le pratiche commerciali sleali legate al “greenwashing” e per rendere più trasparenti le informazioni sui prodotti.
Sono previste sanzioni contro le dichiarazioni ambientali ingannevoli, oltre a un’etichetta armonizzata che comunicherà la durabilità dei prodotti, contrastando così l’obsolescenza programmata. Una misura che si inserisce pienamente nelle strategie del Green Deal europeo e che mira a un’economia più circolare e sostenibile.
Nuova disciplina sulle batterie e i rifiuti di batterie
Il Cdm ha approvato anche il decreto legislativo di recepimento del Regolamento (UE) 2023/1542, che disciplina l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla progettazione al riciclo.
Le nuove norme impongono obblighi di tracciabilità, sostenibilità e responsabilità agli operatori del settore, istituendo un Registro nazionale dei produttori di batterie e un Centro di coordinamento.
Previsti criteri ambientali minimi per gli appalti pubblici e nuovi obiettivi di raccolta e riciclo, in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale e di rafforzamento dell’autonomia strategica europea nel campo delle materie prime critiche.
Gestione e riuso delle acque reflue
Un decreto del Presidente della Repubblica, presentato dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, disciplina il riutilizzo delle acque reflue affinate, in linea con il regolamento europeo 2020/741.
Il testo definisce criteri e modalità per l’uso sicuro delle acque depurate, con l’obiettivo di fronteggiare la crisi idrica e sostenere l’agricoltura.
Viene introdotto l’obbligo di Piani di gestione dei rischi e una chiara definizione di ruoli e responsabilità, a tutela della salute umana e dell’ambiente.
Codice della strada: proroga per la riforma
Su proposta del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il Governo ha approvato la proroga di sei mesi per l’attuazione della delega di riforma del Codice della Strada prevista dalla legge n. 177 del 2024.
L’obiettivo è garantire una riscrittura completa e organica della normativa sulla circolazione, con regole più chiare e stabili per automobilisti e amministrazioni.
Università, giustizia e governance
Approvati in via definitiva due regolamenti:
- uno, proposto dal ministro Anna Maria Bernini, riguarda l’organizzazione e il funzionamento dell’ANVUR, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca;
- l’altro, firmato dal ministro Carlo Nordio, interessa la riorganizzazione degli uffici del Ministero della Giustizia e la gestione della Banca Dati Nazionale del DNA, strumenti centrali per l’efficienza amministrativa e la sicurezza.
Cultura: Alba e Pistoia capitali dell’arte e del libro
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha proposto e ottenuto il via libera a due importanti riconoscimenti:
- Alba è stata proclamata Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027, per la sua capacità di coniugare innovazione artistica, rigenerazione territoriale e partecipazione diffusa;
- Pistoia sarà Capitale italiana del Libro 2026, con un programma di oltre 1500 iniziative dedicate alla promozione della lettura, all’inclusione sociale e alla sostenibilità culturale.
Stati di emergenza e fondi straordinari
Il ministro Nello Musumeci ha presentato varie delibere relative a stati di emergenza dovuti a eventi meteorologici in Piemonte, Toscana, Lombardia e Brianza.
È previsto uno stanziamento di 10,1 milioni di euro dal Fondo per le emergenze nazionali per le prime misure di intervento e ripristino.
Nomine e provvedimenti istituzionali
Tra le nomine deliberate:
- Alessandra Guidi, prefetto, entra al Consiglio di Stato;
- il ministro plenipotenziario Michele Quaroni sarà consigliere diplomatico presso il Ministero della Difesa;
- confermata la permanenza nella posizione di disponibilità dei dirigenti generali di pubblica sicurezza Emanuele Ricifari e Francesco Famiglietti.
Legge Bacchelli e riconoscimento artistico
Il Governo ha approvato, su proposta della premier Meloni, la concessione dell’assegno vitalizio Bacchelli all’artista Giorgio Canino, noto come Georges De Canino, in riconoscimento della sua carriera pittorica e del suo contributo alla cultura nazionale.
Leggi regionali: impugnative e non impugnative
Il Cdm ha deciso di impugnare la legge regionale della Sardegna n. 24/2025 per presunta violazione dei principi di uguaglianza e buon andamento della PA, ma di non impugnare cinque altre leggi regionali (Veneto, Sardegna, Toscana), giudicate coerenti con le competenze statali.
È stata inoltre ritirata l’impugnativa contro una legge della Regione Siciliana, poiché le elezioni provinciali del 2025 hanno sanato i profili di illegittimità.
Informative: il ponte sullo Stretto
Nel corso della riunione, il ministro Salvini ha presentato un’informativa sull’iter del Ponte sullo Stretto di Messina, annunciando che i lavori potranno iniziare una volta completato il controllo della Corte dei conti.
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