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Come il Governo ha deciso di impiegare i 32 miliardi del “Decreto Sostegni”

Contributi a fondo perduto, contrasto alla povertà e aiuti a Salute, enti territoriali e settoriali

Nella giornata del 19 Marzo 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta dei Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, il decreto-legge che introduce nuovi ristori per le imprese e per tutti gli operatori coinvolti nell’emergenza Coronavirus, stanziando tutti i 32 miliardi dello scostamento di bilancio già approvato dal Parlamento.

Il Governo, con questo decreto, vuole dare impulso all’economia e sanare le situazioni di emergenza risarcendo imprese e professionisti che hanno subito gravi perdite durante lo scorso anno, pur continuando a tutelare i posti di lavoro. Allo stesso tempo l’obiettivo è anche quello di rispondere alla crisi potenziando l’acquisto di vaccini e sostenendo gli enti territoriali penalizzati dal minor gettito fiscale.

Una parte sostanziosa delle risorse a disposizione, stimata intorno agli 11 miliardi, va a “i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore”. Si tratta dei contributi utili a coprire i costi fissi di gestione, detti a “fondo perduto”. Questi ultimi possono essere richiesti dalle imprese con ricavi inferiori a 10 milioni di euro che possono dimostrare  di aver avuto una perdita di fatturato superiore al 30% sul valore medio mensile. I risarcimenti vanno dal 20% al 60% della perdita di fatturato – più alti i ricavi minore è la percentuale – e non potranno essere inferiori a 1.000 euro o superiori ai 150.000 euro. In aggiunta sono previsti un Fondo per il turismo invernale, ulteriori esoneri ai contributi previdenziali per i professionisti e la proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.

Per quanto riguarda la tutela del lavoro i provvedimenti sono vari e articolati. Il Governo si è impegnato a prorogare il blocco dei licenziamenti, fino al 30 giugno 2021, e la Cassa Integrazione Guadagni. Inoltre sono stati rifinanziati il Reddito di Cittadinanza e il Reddito di Emergenza ed è stata varata una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi.

Come ricordato anche da Draghi in visita all’hub di Fiumicino, uno dei pilastri dell’azione di governo sarà la velocizzazione della campagna vaccinale organizzata dal generale Figliuolo. A questo proposito è stato stanziato un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-COVID. Una novità del decreto è la possibilità per aziende per imprese ed Enti locali di arruolare medici per prestazioni aggiuntive e il coinvolgimenti delle farmacie nella campagna vaccinale.

In aggiunta a ciò “per gli enti locali e territoriali è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020”.

Infine sono stati previsti degli interventi settoriali: un rifinanziamento delle risorse per la DAD, dei fondi per il mondo della Cultura, per le imprese del settore fieristico e per la Polizia e le Forze Armate. Ulteriori finanziamenti sono stati approvati anche per la produzione di vaccini e farmi in ambito nazionale, per le iniziative regionali di sostegno per le categorie più colpite dalla crisi e per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

 

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