“Caro bollette”: il Governo mette in campo 8 miliardi per sconti e sostegno alle filiere produttive
Le norme introdotte mirano a sostenere la ripresa economica
Costo energie e gas: il Governo mette in campo 8 miliardi per sconti e sostegno alle filiere produttive.
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale. Le norme introdotte mirano a sostenere la ripresa economica.
Le misure ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.
Prorogate le misure contro il “caro bollette”, introdotto credito di imposta alle imprese
Il governo proroga gli interventi per ridurre la pressione per il “caro bollette” con 10,2 miliardi. Infatti con questo nuovo decreto vengono prorogate le misure già in essere:
- l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione,
- la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas,
- e l’introduzione di un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore.
Energie rinnovabili
Inoltre il decreto include un programma a favore delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali. In aggiunta è previsto l’incremento della produzione nazionale di gas. Infine è previsto l’aumento della produzione di carburante sintetico e supporto al suo utilizzo in settori strategici, come ad esempio trasporti e aerei.
Sostegno alle filiere produttive
Per quanto attiene al sostegno alle filiere produttive, il decreto interviene su due settori in particolare che sono interessati da grandi trasformazioni in corso: automotive e microprocessori.
Il provvedimento stanzia risorse pluriennali, fino al 2030, con l’obbiettivo di favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore automotive. Inoltre sono previsti incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti. Sono previsti fondi pluriennali, fino al 2030, per la produzione nazionale di microchip.
Inoltre, viene ampliato l’ambito di interventi di riqualificazione e adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori finanziabili con il Fondo nuovo competenze e si incrementa il fondo per l’adeguamento dei prezzi, inserendo specifiche norme in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici in essere.
Infine, il decreto prevede stanziamenti a favore delle Regioni, in particolare per far fronte alle maggiori spese relative alla crisi pandemica, e ai Comuni che stanno affrontando l’aumento dei costi per l’illuminazione.
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