Bologna, ricostruzione. Sisma 2012, prorogati al 31 dicembre 2025 i termini per l’esecuzione e la rendicontazione dei lavori già finanziati
Nuova ordinanza del Commissario e presidente della Regione. Modificate le scadenze di tutti i procedimenti in corso gestiti con la piattaforma informatica Mude.
Bologna, ricostruzione. Sisma 2012, prorogati al 31 dicembre 2025 i termini per l’esecuzione e la rendicontazione dei lavori già finanziati.
C’è più tempo per eseguire e rendicontare i lavori già finanziati: prorogati i termini al 31 dicembre 2025 di tutte le attività di ricostruzione dei danni causati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.
A stabilirlo è un’ordinanza (la numero 8 del 15 aprile 2024) del Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione, che tiene conto dell’estensione temporale del superbonus 110% per le aree colpite dagli eventi sismici a partire dal 2009 ivi comprendendovi dunque anche il cratere del sisma 2012. L’estensione del termine è finalizzata a garantire ai cittadini che devono ancora completare gli interventi l’opportunità di usufruire del superbonus 110% per le aree colpite dagli eventi sismici, estese con recenti decreti nazionali alla stessa data.
Il procedimento del Commissario introduce un complessivo riordino del quadro delle scadenze, fissato per tutti gli interventi al 31 dicembre 2025, per l’esecuzione e la rendicontazione dei lavori finanziati disciplinati dalle precedenti ordinanze, relative alle pratiche gestite attraverso la piattaforma informatica Mude. A oggi le pratiche hanno scadenze scaglionate su una serie di date successive, in funzione dell’avanzamento dei lavori.
Fanno eccezione i beni rurali strumentali per i quali con il contributo già versato su un conto corrente vincolato fino a fine 2024, viene dato tempo di presentare un ulteriore stato avanzamenti lavori (Sal) anche non finale, e garantito comunque un ulteriore anno per completare i lavori con fondi del beneficiario. Eccezione anche per gli interventi su edifici misti pubblico-privati, per i quali fa fede il cronoprogramma dell’opera pubblica.
L’ordinanza è consultabile sul sito della Regione a questo link, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
Riproduzione riservata © Copyright La Milano