Ascoli Piceno: il Vice Capo della Polizia Vittorio Rizzi intitola il parco giochi di via Verdi alla memoria dell’agente della Polizia di Stato Emanuela Loi
Il Prefetto Rizzi ha ricordato il coraggio di Emanuela che era capace di rassicurare i suoi genitori, preoccupati per i rischi che correva. Quel coraggio e quella passione, saranno ora ricordati da tutte le famiglie che frequenteranno il giardino a lei dedicato, ha concluso il Prefetto.
Ascoli Piceno: il Vice Capo della Polizia Vittorio Rizzi intitola il parco giochi di via Verdi alla memoria dell’agente della Polizia di Stato Emanuela Loi.
Ieri mattina ad Ascoli Piceno il Prefetto Vittorio Rizzi Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, ha partecipato alla cerimonia di intitolazione del parco di Via Verdi alla memoria dell’Agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, uccisa in via D’Amelio per mano mafiosa e prima donna della Polizia di Stato vittima di attentato.
Alla cerimonia hanno partecipato Il Questore di Ascoli Piceno dr. Giuseppe Simonelli, il Sindaco di Ascoli Piceno dr. Marco Fioravanti, il Prefetto di Ascoli Piceno dr. Sante Copponi, l’Arcivescovo Emerito di Pesaro Mons. Piero Coccia, autorità civili e militari, ed inoltre i rappresentanti ANPS delle Sezioni si Ascoli Piceno, Ancona, Macerata e Civitanova Marche.
L’intitolazione del parco pubblico alla giovane poliziotta caduta in servizio, il cui nominativo è custodito nel sacrario dell’Istituto Superiore di Polizia, rappresenta motivo di profondo orgoglio per tutto il personale della Polizia di Stato e per l’intera comunità della provincia di Ascoli Piceno.
Nel suo intervento, il Vice Capo della Polizia ha ripercorso brevemente la storia di Emanuela Loi: entrata nella Polizia di Stato quasi per caso, è destinata al Reparto scorte della Questura di Palermo e la prima persona che protegge è il futuro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dopo qualche tempo viene assegnata alla scorta di Paolo Borsellino ed insieme a lui e ad altri quattro colleghi della Polizia di Stato, a soli 24 anni, troverà la morte in via D’Amelio il 19 luglio del 1992.
Il Prefetto Rizzi ha ricordato il coraggio di Emanuela che era capace di rassicurare i suoi genitori, preoccupati per i rischi che correva. Quel coraggio e quella passione, saranno ora ricordati da tutte le famiglie che frequenteranno il giardino a lei dedicato, ha concluso il Prefetto.
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