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Aggiornato il nuovo piano pandemico: dai vaccini ai lockdown, ecco cosa cambia

Il lavaggio frequente delle mani, il distanziamento, l'utilizzo delle mascherine, fino alla chiusura delle scuole

Aggiornato il nuovo piano pandemico: dai vaccini ai lockdown, ecco cosa cambia.

Dopo la traumatica esperienza della pandemia da covid, il governo ha ultimato l’aggiornamento del piano pandemico 2024-2028, che ripercorre quasi fedelmente quello che è stato varato dopo l’esplosione dei primi casi nel 2020. In attesa dell’accordo finale in Conferenza Stato Regioni, il documento, in versione di bozza, aggiorna il precedente piano in scadenza il 24 gennaio.

Si chiama “Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028” ed è stato trasmesso alle regioni dal governo, seguendo anche le indicazioni di organismi internazionali come la stessa Oms. Le indicazioni presenti nel nuovo piano comprendono il lavaggio frequente delle mani, il distanziamento, le mascherine, fino alla chiusura delle scuole.

Le 218 pagine del testo affrontano i diversi aspetti della lotta ad un’eventuale nuova pandemia, elencando gli interventi principali, partendo dai test diagnostici, dalla chiusura di attività lavorative non essenziali e delle scuole. Nel documento si cerca tuttavia di rompere quanto possibile con il passato, limitando nel tempo un’eventuale stato di emergenza: “L’isolamento di intere comunità, ad esempio su base locale, o l’interruzione di alcune attività sociali, come la scuola in presenza, può costituire un mezzo per limitare i contagi e di conseguenza i casi, ma anche l’esperienza del COVID-19 ha mostrato come sia difficilmente sostenibile per lunghi periodi senza conseguenze sia sul benessere della popolazione che sulla sostenibilità economica”.

Cinque i principali obiettivi fissati: ridurre gli effetti di una pandemia; consentire azioni appropriate e tempestive; ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari e sociali; tutelare la salute degli operatori sanitari; informare e responsabilizzare la comunità. Indicato come essenziale anche il monitoraggio, con un “ampliamento degli operatori sanitari nelle attività di contrasto alla pandemia”.

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