25 aprile 2025: Mattarella, Meloni e l’omaggio alla Resistenza in un’Italia che non dimentica
Mattarella e Meloni celebrano l'80esimo anniversario della Liberazione, riflettendo sull'attualità dei valori della Resistenza per un'Italia democratica e solidale.
25 aprile 2025: Mattarella, Meloni e l’omaggio alla Resistenza in un’Italia che non dimentica.
Il 25 aprile è una data fondamentale nella storia d’Italia, il giorno che segna la fine della dittatura fascista e dell’occupazione nazista, e celebra la Liberazione del paese grazie all’impegno dei partigiani e delle forze resistenti. Quest’anno, in occasione dell’80esimo anniversario, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza di continuare a mantenere viva la memoria e i valori della Resistenza, ricordando il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia. La giornata è stata un susseguirsi di commemorazioni ufficiali, tra cui il tributo all’Altare della Patria e una visita speciale a Genova, una delle città simbolo della Resistenza.
Il messaggio di Mattarella: “Sempre tempo di Resistenza”
Sergio Mattarella ha cominciato la sua giornata celebrativa con un omaggio all’Altare della Patria a Roma, dove è stato accolto dalla premier Giorgia Meloni. Dopo questo tributo solenne, il presidente si è recato a Genova, per un incontro con la città che in questi anni ha rappresentato un simbolo di lotta contro l’oppressione e di impegno per la libertà. In un discorso carico di significato, Mattarella ha sottolineato come la Resistenza non sia solo una pagina di storia, ma un valore sempre attuale.
“Dalla Liguria è venuta una forte lezione sulla moralità della Resistenza”, ha affermato Mattarella, spiegando come quella lotta fosse diretta contro un conflitto che non nasceva dalla difesa di una comunità, ma dall’aggressione alla libertà di altri popoli. È, infatti, nella Resistenza che affondano le radici della nostra Repubblica e della costruzione dell’Europa come grande spazio di pace, ha ribadito il capo dello Stato.
Un passaggio significativo del discorso ha riguardato anche l’insegnamento di Papa Francesco, la cui riflessione sulla pace globale e sull’eguaglianza fra i popoli è stata richiamata da Mattarella. “Non si può essere in pace soltanto per alcuni. Benessere per pochi, lasciando miseria, fame, sottosviluppo, guerre, agli altri”, ha detto il presidente, esprimendo un concetto di giustizia sociale che rimane universale e che ancora oggi richiama alla lotta contro le disuguaglianze.
La Resistenza e il valore della solidarietà
Un altro momento fondamentale del discorso di Mattarella è stato il ricordo dei protagonisti della Resistenza, in particolare quelli che hanno lottato in Liguria. La regione, che ha dato un contributo fondamentale alla Liberazione, è stata onorata per le sue città e province che hanno ottenuto la Medaglia d’Oro al Valor Militare per la lotta contro il fascismo e il nazismo. Genova, Savona, Imperia e La Spezia sono solo alcune delle località che hanno visto il sacrificio di migliaia di persone.
Mattarella ha anche ricordato le specificità della Resistenza ligure, caratterizzata dalla solidarietà, dal rispetto e dalla fraternità tra i partigiani. Questi valori si riflettevano nei comportamenti quotidiani, come il rispetto per le regole e per le persone, e nell’importanza che i capi partigiani, come Aldo Gastaldi, “Bisagno”, davano alla responsabilità personale, oltre che alla giustizia e alla libertà.
Giorgia Meloni: un impegno per la democrazia e contro il totalitarismo
La premier Giorgia Meloni, presente alle celebrazioni insieme a Mattarella, ha rinnovato l’impegno del governo per onorare i valori democratici che la Resistenza ha difeso e che sono oggi incarnati nella nostra Costituzione. “Oggi l’Italia celebra l’ottantesimo anniversario della Liberazione”, ha detto la Meloni, ricordando che la democrazia trova la sua forza nel rispetto reciproco e nel confronto, non nella sopraffazione e nel totalitarismo.
La premier ha voluto sottolineare come il fascismo avesse negato i diritti fondamentali degli italiani, ma che oggi, grazie alla lotta dei partigiani e a quella che è stata la costruzione della Repubblica, questi diritti sono parte integrante della nostra identità nazionale. Meloni ha inoltre auspicato che il 25 aprile possa diventare sempre di più un momento di concordia e un’occasione per riaffermare la nostra volontà di difendere la democrazia e la libertà contro ogni forma di autoritarismo e violenza.
Genova e la Resistenza: una città che ha detto no alla tirannia
La città di Genova è stata protagonista di un capitolo centrale della Resistenza italiana. Come ha ricordato Mattarella, qui si svolsero episodi cruciali, come gli scioperi del 1943-1944 e le battaglie contro le forze occupanti naziste e fasciste. La Resistenza ligure non fu solo una lotta militare, ma anche una lotta per la dignità e la libertà del popolo italiano.
Genova ha visto anche il sacrificio di tanti partigiani stranieri, come Fiodor Andrianovic Poletaev, un soldato russo che si è unito alla lotta contro l’occupazione nazista e ha trovato la morte durante la battaglia di Cantalupo. La sua medaglia d’oro al valor militare è un segno della solidarietà internazionale che ha caratterizzato la Resistenza. L’esempio di questi uomini e donne che venivano da paesi lontani è un monito a non dimenticare mai che la lotta per la libertà è globale e condivisa da tutti i popoli.
Un appello alla partecipazione democratica
Nel suo discorso, Mattarella ha lanciato un importante appello alla partecipazione democratica, ricordando che la Resistenza è anche un monito contro l’indifferenza e l’astensionismo. La democrazia, infatti, è un valore che si nutre della partecipazione attiva dei cittadini, delle loro scelte e del rispetto dei diritti umani. “Non possiamo arrenderci all’assenteismo dalla cosa pubblica”, ha detto Mattarella, richiamando tutti a non dar per scontato ciò che è stato conquistato con sacrifici enormi. La memoria storica, soprattutto quella della Resistenza, deve essere un faro per l’impegno quotidiano nella costruzione di una società giusta e libera.
Il 25 aprile 2025, attraverso le parole di Mattarella e Meloni, è stato un richiamo alla memoria e un monito per il futuro: la Resistenza non è solo un evento del passato, ma una lotta che continua a essere rilevante oggi. La sua eredità si riflette nei valori della nostra Costituzione, nella nostra identità nazionale e in un’Europa che nasce dalla volontà di pace e solidarietà tra i popoli. Come ha detto Papa Francesco, “non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato”, ma ogni generazione deve portare avanti la lotta per la giustizia, la libertà e la pace.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano







